Scienze

Nel 2021 più attacchi di squali, si torna su livelli pre-Covid

Secondo l’International Shark Attack File (Isaf), l’anno scorso gli attacchi non provocati sono stati 73 (contro i 52 del 2020) di cui 6 fatali

(Keystone)
23 marzo 2022
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Gli attacchi di squali nel 2021 sono aumentati rispetto all’anno precedente, ma, stando alle cifre riportate dall’International Shark Attack File (Isaf) del Museo di Storia Naturale della Florida, si tratterebbe sostanzialmente di un ritorno ai livelli precedenti al 2020, considerando l’impatto della pandemia e delle relative chiusure e restrizioni sulle attività ricreative marine. Sul breve termine, spiegano gli esperti del Florida Museum, si nota una tendenza alla diminuzione sia degli attacchi fatali sia di quelli non fatali, con una diminuzione per decenni dei tassi di mortalità che riflette i progressi fatti nel campo della sicurezza delle spiagge, del trattamento medico dei morsi e della sensibilizzazione del pubblico.

Nel 2021 gli attacchi non provocati, ovvero quelli avvenuti nell’ambiente naturale dello squalo senza una precedente interazione con l’animale da parte dell’uomo, sono stati 73: la cifra è, come detto, nettamente maggiore dei 52 del 2020, ma in linea con la media degli ultimi 5 anni, sebbene piuttosto alta. Nove di questi attacchi sono risultati fatali per l’uomo, cifra più elevata di 5 della media quinquiennale. La maggior parte dei morsi è stata registrata negli Stati Uniti, con 47 attacchi, mentre il sud del Pacifico è stato teatro del maggior numero di vittime dello squalo, di cui 3 in Australia, 2 in Nuova Caledonia e uno in Nuova Zelanda: altri decessi sono stati registrati negli Usa, in Sudafrica e in Brasile. Le vittime più frequenti degli squali sono stati surfisti o persone che praticavano sport acquatici con tavole (51%) o nuotatori (39%).

La specie responsabile del maggior numero di attacchi con esito mortale è, quasi "per tradizione", il grande squalo bianco (Carcharodon carcharias), mentre per quanto riguarda il numero totale di attacchi, letali o non letali, il maggior indiziato è lo squalo pinna nera minore (Carcharhinus limbatus), che ha colpito principalmente in Florida, la zona con la maggior frequenza di attacchi con 28 casi, e che in gran parte dei casi morde l’uomo scambiandolo per una preda.