Potranno fornire informazioni utili sugli effetti dei cambiamenti climatici sui microorganismi sia negli ambienti estremi sia in altre realtà come le Alpi.
I ricercatori della Fondazione Edmund Mach (Fem) – in collaborazione con l'Università della Tuscia, il Joint Genome Institute (Jgi) e l'Università della California – hanno identificato 269 specie di batteri mai caratterizzate prima, in un'area dell'Antartide fino a poco tempo fa considerata sterile. Lo studio, che ha portato alla ricostruzione di 497 genomi batterici, è stato pubblicato sulla rivista di microbiologia Microbiome e, secondo i ricercatori, potrà fornire informazioni utili sugli effetti dei cambiamenti climatici sui microorganismi sia negli ambienti estremi sia in altre realtà come le Alpi.
"È stato evidenziato – spiega il bioinformatico Davide Albanese del Centro ricerca e innovazione Fem – come molte di queste specie siano frutto di una differenziazione risalente a più di 410 milioni di anni fa (molto prima dell'origine dell'Antartide moderna), e come abbiano trovato nelle presenti condizioni ambientali nuove opportunità per diffondersi e diversificarsi. La loro caratterizzazione ha permesso d'identificare i geni che contraddistinguono i batteri antartici dalle specie conosciute più simili, fornendo informazioni utili per quanto riguarda la possibilità di vita al di fuori della Terra".