Sogno o son Festival

Sanremo giorno 3: Teresa Mannino per dimenticare Travolta

‘Ballo del qua qua’ e logo scarpe dell'attore sotto accusa. Amadeus: ‘Il caso che non esiste’. Stasera Russel Crowe e Massini/Jannacci sulle morti bianche

Teresa Mannino
(Keystone)
8 febbraio 2024
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“Le istanze degli agricoltori troveranno voce all’Ariston nonostante l'estrema frammentazione delle sigle e delle associazioni. Nell’impossibilità di ospitare alcuni rappresentanti sul palco Amadeus leggerà un comunicato che porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste che provengono dal mondo agricolo”. La questione trattori verrà evasa venerdì alla maniera ucraina, come quando – lo scorso anno – l'intervento del presidente Volodymyr Zelensky venne risolto con la lettura di un suo scritto.

Un comunicato Rai apre il giovedì di Sanremo, che ha nel doppio 60% e oltre di share delle prime due serate la notizia contabile del giorno. Al Roof c’è Teresa Mannino, protagonista della lotteria che abbina cantanti e cantanti-presentatori e di tutta la conferenza stampa. “Negli anni passati mi era venuto il desiderio del Festival, che poi si era sopito. Quando non ci ho pensato più, mi ha chiamato Amadeus”, dice Teresa, che da tempo preferisce il teatro alla tv: “Il bello è che in diretta posso fare qualsiasi cosa e nessuno mi può tagliare. È una cosa che dissi anche a Gino e Michele: rifaccio Zelig solo se lo fate in diretta. Mi diverte essere libera, che è quello che succede a teatro”. E ancora: “La Rai mi fa sempre pensare: questa parola la potrò dire? Offenderò qualcuno? Alla fine dirò quello che credo”.

‘Quando mi dicono di non avere superospiti...’

Amadeus ringrazia Giorgia “che si è prestata a fare mille cose fino a notte fonda” e dà il benvenuto a Teresa. “Il risultato di ieri è clamoroso. Al mio primo Festival mi dissero che se avessi messo un 5 davanti allo share sarebbe stato un successo”, è il 5 è diventato 6. Cita quello di Giovanni Allevi come momento imprescindibile della serata e della storia del Festival. “Il 60% lo hanno fatto i cantanti. Quando mi dicono di non avere superospiti...”.

Per il direttore artistico, la classifica ribaltata dal televoto e da quello delle radio è “il risultato di due mondi che si stanno incontrando”. A chi gli chiede se la sola direzione artistica del Festival, una volta lasciato il palco ad altri, si possa considerare un'eventualità futura, la risposta è: “Per altri programmi lo farei, per Sanremo no. Non avrei responsabilità in meno ma maggiore per il doverti affidare a qualcun altro. Mettere la persona più brava al mondo a presentare e basta sarebbe una forzatura”.

Papaveri e papere

La questione del giorno è però John Travolta che ieri ha ballato il ‘Ballo del qua qua’ facendo capire di non gradire: “Personalmente – commenta Amadeus – mi sono divertito tantissimo, è diventato un grande meme. Travolta è stato avvisato di tutto, non è stato costretto a fare alcunché e ha accettato di buon grado. Far fare a persone importanti cose che non farebbero mai è prerogativa dei grandi come Fiorello, o come Jimmy Fallon negli Stati Uniti. È una cosa che pensavamo potesse funzionare ‘dieci’ e che poi ha funzionato ‘otto’”. Quanto ha preso Travolta dalla Rai? “Non molto, credo. Mi ha contattato lui perché si trovava in Francia, dicendo che gli avrebbe fatto piacere partecipare”. L'azienda parla di “rimborso spese nel vero senso della parola, basso”; Amadeus specifica che “vale anche per Russell Crowe”. La polemica si estende al logo delle scarpe dell'attore, un marchio al momento non popolare inquadrato in primo piano senza che vi fosse un accordo pubblicitario, per quella che potrebbe essere stata una contropartita – decisa autonomamente dall'attore con il marchio in questione – dell'intera operazione.

La questione Travolta è chiusa da Teresa: “Lo dico anche se il mio staff si metterà le mani dei capelli: siamo una colonia americana, se Travolta decide di fare una faccia piuttosto che un'altra, la fa. Io sono siciliana e quando ci hanno liberati, gli americani sono partiti da qui”.


laRegione
Ci abbiamo messo del nostro

La serata

Aprirà il Coro dell'Arena di Verona con il ‘Va’ pensiero’; Eros Ramazzotti celebrerà i quarant'anni di ‘Terra promessa’, Russell Crowe è qui per fare il bluesman, Sabrina Ferilli per presentare la fiction ‘Gloria’ e così Edoardo Leo per ‘Il clandestino’. È atteso Gianni Morandi, poi il momento Massini-Jannacci dedicato alle morti bianche, annunciato in conferenza stampa dal drammaturgo e dal pianista-cantante. La chiusura è prevista intorno all'una e trenta di notte.

Come per la serata di mercoledì, saranno all'opera le giurie del televoto e della radio. Come ieri, chi non canta presenta chi canta.

L'ordine di uscita sul palco:

  1. Il Tre (presentato da Loredana Bertè)
  2. Maninni (presentato da Alfa)
  3. BNKR 44 (presentati da Fred De Palma)
  4. Santi Francesi (presentati da Clara)
  5. Mr. Rain (presentato da Il Volo)
  6. Rose Villain (presentata da Gazzelle)
  7. Alessandra Amoroso (presentata da Dargen D'Amico)
  8. Ricchi e Poveri (presentati da BigMama)
  9. Angelina Mango (presentata da Irama)
  10. Diodato (presentato da The Kolors)
  11. Ghali (presentato da Mahmood)
  12. Negramaro (presentati da Emma)
  13. Fiorella Mannoia (presentata da Annalisa)
  14. Sangiovanni (presentato da Renga Nek)
  15. La Sad (presentati da Geolier)