Sogno o son Festival

Indovina un po'? È record di ascolti (Sanremo giorno 2)

Tra i timori di Giorgia co-conduttrice (‘Ho l'ansia da prestazione anche quando faccio la spesa’) e una instant lottery, spicca il 65,1% di share

Sarà la notte di Giorgia

(Keystone)

7 febbraio 2024

“Non è semplice intrattenimento. Grazie ad Amadeus, interprete dello spirito del servizio pubblico”, recita il comunicato ufficiale della direzione Rai, che accompagna numeri – guarda un po’ – da record: il 65,1% di share, dato seguito da un lungo elenco di “più” e di “picchi di ascolto”, il cui estenuante racconto che ha aperto la terza conferenza stampa della settimana, vi risparmiamo.

E poi (1)

È il giorno e sarà la notte di Giorgia co-conduttrice, il cui stato d'animo è: «Ho l'ansia da prestazione anche quando faccio la spesa. Lo diciamo spesso: non importa quante volte torni su questo palco e non importa l'età. Abuserò della parola emozione, che è grande». Il suo ritorno a celebrare ‘E poi’ (era il 1994) è segno del «rispetto profondo verso la mia storia personale, è un rendere conto al pubblico del lavoro fatto. E poi voglio far fare una bella figura ad Amadeus». Di quella canzone, l'aneddoto: «Quando io, gli autori e i produttori presentammo la canzone, Pippo Baudo ci disse: “Sì, potrebbe andare, ma dovete riscrivere l'inciso”. Avevamo quattro ore di tempo perché le iscrizioni stavano chiudendo: abbiamo ‘aperto’ l'inciso, come voleva lui, inciso che è poi diventato quello che è». E con voce baudesca: «Pippo aveva ragione».

Con molta umiltà, la cantante riconosce che nel 1995 si giocò male le carte per una possibile ‘esportazione’ della sua musica. «Sono comunque le scelte che ho fatto, le porto tutte con me».

E poi (2)

Amadeus il direttore artistico ringrazia Fiorello e, con orgoglio, ricorda la chiusura della puntata di ieri, promessa entro le 2, e quella di oggi (l'una e quaranta/quarantacinque). ‘E poi’ la domanda quotidiana. Il sesto Sanremo? «Non vorrei ripetermi: sento il bisogno di fermarmi per pensare anche ad altro e per potere, se ve ne sarà la possibilità un giorno, trovare idee nuove. Sanremo si ama a prescindere da Amadeus”. E ancora: «Il Festival mi ha cambiato. Come tutte le cose, l'esperienza ti aiuta a crescere, vale nel nostro e nel vostro lavoro. Tutto è partito da quell'anno un po’ disgraziato del Covid. Si è creata l'occasione per andare a portare tanta musica nuova nel Festival successivo. Andando con la mente agli sconosciuti di quell'edizione, sconosciuti al grande pubblico, mi vengono in mente Aiello, Colapesce Dimartino, Fulminacci, Gaia».

Ama dice di condividere totalmente l'appello pacifista di Dargen D'Amico, strappato ieri alla formalità del momento: «È partito dai bambini, che sono sotto la minaccia di un'onda alta. Ha fatto bene a parlarne». A chi lo costringe a parlare dell'ex manager Lucio Presta (“Con lui saresti riuscito a portare Jannik Sinner?”), risponde che il passato è passato.

Questa sera

Detto di Giorgia e di ‘E poi’, sarà la notte del ritorno alla musica di Giovanni Allevi, quella della festa per ‘Romagna mia’, la notte di John Travolta (ballerà? Non ballerà?) e di Leo Gassmann, che sarà Califano per la tv e lancerà la fiction. Due i temi legati alla violenza di genere, sdoganati tramite Matteo Bussola e il cast dei ragazzi di ‘Mare Fuori’. Sarà anche la notte del Premio alla carriera allo scenografo Gaetano Castelli, sessant'anni di professione e 22esima scenografia per il Festival.

Tra questa sera e domani, 15 cantanti spalmati sulle due puntate si presenteranno a vicenda, con accoppiamento realizzato tramite apposita estrazione affidata ai giornalisti (vedi in fondo alla pagina). L'ordine di uscita: