Dopo l'annuncio dei premi in gennaio, lo scorso 19 marzo l'Orchestra della Svizzera italiana ha ritirato il riconoscimento
La Tonhalle di Düsseldorf, in Germania, ha ospitato la cerimonia ufficiale di consegna dei prestigiosi Premi discografici internazionali ICMA 2025, annunciati a gennaio. L’Orchestra della Svizzera italiana ha vinto nella categoria ‘Programmi misti’ per il suo ultimo cd, diretto da Markus Poschner e dedicato a Paul Hindemith e Alfred Schnittke. A ritirare il premio per l’Orchestra (il secondo ICMA dopo quello arrivato nel 2018 per il cofanetto dvd ‘Rileggendo Brahms’) sono stati il direttore artistico Osi Barbara Widmer e il direttore amministrativo Samuel Flury.
Uscito a giugno 2024 per l’etichetta ECM New Series e dedicato a due fra i più importanti autori del ’900, Paul Hindemith e Alfred Schnittke, il cd vede la direzione del direttore principale Markus Poschner con la solista Anna Gourari al pianoforte. Realizzato in coproduzione Rsi, l'album è dedicato alla Sinfonia Mathis der Maler di Paul Hindemith, oltre che al Concerto per pianoforte e orchestra d'archi di Alfred Schnittke e ai Vier
Temperamente dello stesso Hindemith.
“Questo premio rappresenta un importante traguardo”, ha commentato Barbara Widmer. “Negli ultimi anni, oltre alla crescita sul piano artistico, l’Orchestra della Svizzera italiana ha vissuto un importante sviluppo della propria attività a livello internazionale. A nome dell’Orchestra ringrazio il maestro Markus Poschner, la solista Anna Gourari, la Rsi e l’etichetta ECM per l’eccellente lavoro svolto. Da ultimo, ma non per importanza, ringrazio la giuria, per aver colto l’essenza del nostro lavoro”.
La giuria ICMA, nelle sue motivazioni, ha sottolineato come “accostando il Concerto per pianoforte di Schnittke a due pagine di Hindemith, il direttore Markus Poschner, la pianista Anna Gourari e l’Orchestra della Svizzera italiana gettino uno sguardo acuto su un aspetto molto particolare del XX secolo, fatto di un rivolgersi nostalgico al passato ma anche di un'analisi approfondita delle miserie del presente, in bilico tra polistilismo e ironia. E lo fanno con una qualità strumentale e musicale assolutamente impeccabile”.