Mercoledì 9 agosto: il thriller è una storia di formazione, la protagonista alle prese con un caso di omicidio deciderà di vivere la sua vita al massimo
“Nora, 26 anni, immatura e ingenua, ma brava studentessa, lavora in uno studio legale specializzato in diritto penale (contenziosi, truffe, frodi, riciclaggio di denaro...). Nelle prime ore del mattino dopo una festa in paese di Arras, il suo capo la manda senza preavviso ad assistere un uomo in custodia di polizia, dove si ritrova immediatamente proiettata in una realtà legale con cui lei è teoricamente familiare, ma di cui lei veramente non sa niente.”
Così inizia ‘Première affaire’ di Victoria Musiedlak un thriller che viene presentato questa sera in Piazza Grande. La protagonista Noée Abita è al secondo film con la regista. E la regista spiega: “Il film è una storia di formazione. Nora deve rappresentare un giovane accusato di omicidio, e viene così ad affrontare un'altra realtà: l'intimità della vita di qualcuno, i suoi tratti cattivi e la sofferenza, ma anche bugie, morte e violenza. Tutti i personaggi che incontra incarnano una dualità. C'è una certa oscurità in loro, io come regista, sono ambivalente. Questa brutalità esteriore abbatte le mura emotive interiori dell'eroina e la spinge a emanciparsi, vivere la sua vita al massimo. Nora si getta goffamente in questa nuova vita; eccessivo, fa un errore dopo l'altro”. Da vedere.