Miglior film è ‘Juju Stories’ del collettivo Surreal16; miglior regia a Peter Brunner per il suo intenso ‘Luzifer’ e miglior attore Philipp Yankovsky
21ª edizione del Boccalino d’oro: i premi della critica indipendente presente al Locarno film festival sono stati consegnati venerdì nel corso di un incontro informale organizzato dalla Pasticceria Marnin e da Arminio Sciolli. Prima della consegna c’è stato un momento di toccante semplicità con un ricordo di Marco Borradori, il sindaco di Lugano recentemente scomparso al quale è andato anche un Boccalino a ricordare la sua promessa di partecipare a questo momento fatta proprio al Rivellino il giorno prima della sua tragica dipartita. Parole dense ha pronunciato il parroco della chiesa ortodossa aramaica che ha ricordato il suo ultimo incontro con il sindaco.
Finalmente la consegna del Premio come miglior attore a un felicissimo Philipp Yankovsky per il film ‘Sto minut iz zhizni Ivana Denisovicha’ (100 Minutes) del maestro russo Gleb Panfilov con la motivazione; “L’essenza di essere attore è concentrata nel suo essere superbo interprete nelle magiche mani di un Maestro in un film che diventa il racconto di un'umanità sempre offesa dalla sua Storia”, l'attore ha ringraziato in un simpatico e stentato italiano. Il Boccalino d'Oro per la miglior produzione è andato a ‘Mostro’ del giovane messicano José Pablo Escamilla è stato accolto con grande emozione dal regista che ha parlato della necessità della distribuzione dei film indipendenti o delle cinematografie tutte imprigionate dal sistema commerciale americano. Per i suoi impegni legati alla promozione di ‘Zeros and Ones’, Abel Ferrara non ha potuto ritirare il suo premio la cui motivazione era: “Per un uomo che ha dedicato parte importante della sua vita al servizio del Cinema rendendo onore con la sua opera alla nobiltà di un’arte spesso confusa con l’industria”.
Il Boccalino d’Oro per la miglior regia ha premiato l’entusiasmo di Peter Brunner autore dell’intenso ‘Luzifer’: “Esemplare esempio dell'importanza del linguaggio cinematografico per dare profondità ai sentimenti più profondi e sinceri dell’ animo umano”. Sorpresi i tre registi nigeriani C.J. "Fiery" Obasi, Abba T. Makama e Michael Omonua che hanno vinto il Boccalino d’Oro per il miglior film con il loro ‘Juju Stories’ “per la bravura nel presentare un Paese importante come la Nigeria senza nasconderne problemi, prospettive e un’antica sapienza tribale, anche attraverso il ruolo determinante che oggi le donne hanno assunto nel Paese”. I tre registi hanno partecipato alla foto di gruppo con gli altri vincitori, e poi tutti con i presenti hanno affrontato l'impegno più grande, assaggiare il favoloso panettone all'ananas della Pasticceria Marnin, il Premio Boccalino è anche questo.