Annuncia il tema dell'anno e torna dal 20 al 23 marzo per essere ‘Salone del libro della Svizzera italiana’. Di Pietrantonio e Vitali tra gli ospiti
“Continuiamo a promuovere il concetto originario, ovvero portare verso la lettura una fetta sempre più ampia di pubblico, cominciando dai giovani per arrivare agli adulti. La nostra apertura all’editoria svizzera fa del nostro evento il salone del libro della Svizzera italiana”. Questo è FestivalLibro (dal 20 al 23 marzo a Muralto, con appendice il 29 marzo) per Stefano Gilardi, presidente dell’omonima Associazione che sottende l’evento culturale legato all’editoria, alla letteratura e alle arti tutte, giunto alla sua sesta edizione. Un evento “legato alla qualità, ma di facile accesso” e insieme una sfida: “Portare il dibattito tra lo scritto e l’immagine, tra il libro e il prodotto cinematografico, un connubio che ci ha premiati e che speriamo ci premierà ancora”.
Nell’incontro di presentazione dell’edizione 2025, svoltosi questa mattina, i tratti somatici di FestivaLLibro li ha riassunti Luigi Pedrazzini, vicepresidente del Locarno Film Festival, a dire di uno spin-off del Festival nato nei giorni del rinnovo al sostentamento della rassegna cinematografica con la volontà di creare “un segno più lungo del Festival sul territorio”, temporalmente parlando. FestivaLLibro si affianca in questo senso a l’Immagine e la Parola, alla da poco conclusa Spring Academy, agli Eventi Letterari Monte Verità. “Mi piace il carattere popolare di questo evento, il che vuol dire cercare il pubblico e dialogare con esso, che è poi quanto il Locarno Film Festival da sempre si prospetta di fare”. Da Pedrazzini, un cenno al tema di quest’anno: “Di fronte alle molte paure di ricadere in situazioni cancellate per sempre, la memoria non è un optional ma un dovere, al fine di saper preservare i nostri valori in situazioni storiche così difficili come quella attuale”.
Wikipedia
Andrea Vitali
Dalle ‘Inquietudini’ del 2024, dunque, alla ‘Memoria’, tema dell’edizione. Memorie collettive e individuali, nel tempo e nello spazio. “Mi è capitato di ascoltare le parole del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella in Giappone, quando ha detto che la memoria è l’unica arma contro l’ignoranza. È una frase molto bella. Viviamo in un mondo in cui non si riflette più, bombardati come siamo da informazioni che fagocitiamo senza saperle digerire, mentre avremmo bisogno di occasioni per riflettere sulle cose, cercare di capire e magari imparare”. Così Renato Martinoni, direttore artistico di FestivaLLibro, che s’è incaricato di ‘fare nomi e cognomi’.
Sono tre le figure di spicco di quest’anno: il premio Strega 2024 Donatella Di Pietrantonio, attesa venerdì 21 marzo alle 18 al Palazzo dei Congressi di Muralto per ‘Le memorie della scrittura’, incontro ravvicinato con l’autrice di ‘L’età fragile’ partendo dal libro premiato per tornare ai lavori precedenti e al significato della scrittura in sé. In nome dell’alternanza tra scritto e immagine, il Locarno Film Festival (tramite Daniela Persico) introdurrà ‘L’arminuta’ di Giuseppe Bonito, film del 2021 tratto dall’omonimo libro di Di Pietrantonio (Premio Campiello 2017), proiettato alle 20.15 nella stessa sede. Di sabato 22, ‘Le memorie della scrittura’ saranno quelle di Andrea Vitali, scrittore ‘di lago’ (quello di Como) vincitore nel 1996 del premio che porta il nome di Piero Chiara, altro scrittore ‘di lago’ (Maggiore). Delle sue opere che catturano il quotidiano si parlerà dalle 18 sempre al Palazzo dei Congressi, sede anche della proiezione de ‘La stanza del vescovo’, film diretto da Dino Risi, dall’omonimo romanzo di Chiara.
Sempre di sabato, ma alle 14, ‘Bumba e Beffo, storia per bambini e le loro famiglie’ è il titolo dell’incontro che vede protagonista Roberto Piumini, scrittore e pedagogista, noto tra i giovanissimi per testi a loro dedicati ma anche tra gli adulti per la ricca produzione. Nella sala del Consiglio comunale, Piumini condividerà con il pubblico giovane e meno giovane il proprio mondo creativo. E anche i bimbi avranno il loro film: è ‘La canzone del mare’ (2014) di Tomm Moore, storia di Ben e della sorellina Saoirse, l’ultima foca-bambina.
Donatella Di Pietrantonio
Punti fermi di FestivaLLibro restano il Salone del libro (nella palestra delle scuole comunali), con le pubblicazioni più recenti delle case editrici della Svizzera italiana, alla presenza degli editori in persona, e le relative presentazioni. Ne citiamo alcune: ‘Di penne, piume e schizzi nel vento’ di Sergio Luban, ‘Ticino industriale. Una guida architettonica’ di Valeria Frei, ‘Respinti. Il dramma della famiglia ebrea Gruenberger’ di Raphael Rues e ‘Finché mi ricordo’ di Paolo Santana. Punto fermo è la coda di FestivaLLibro: sabato 29 marzo alle 15 alla Residenza San Vittore, spazio a sei autori e sei autrici che vivono nella Svizzera italiana e pubblicano i loro libri in Italia.
Detto che l’elenco completo degli ospiti è su www.festivallibro.ch, tra gli eventi speciali si segnala ‘Voci e memorie dalla Valle Maggia’, giovedì 20 marzo alle 20 al Palazzo dei Congressi, un ricordo dell’alluvione del giugno 2024 tra letture e archivi Rsi. Martinoni: “Di cose di questo tenore si è soliti parlare per un mese o due e poi dimenticare. Vogliamo creare solidarietà con il ricordo, perché ciò che è capitato non è finito e non finirà nemmeno con la ricostruzione di un ponte. Ci sono ferite che durano più a lungo di altre”.