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Di tatuaggi, aspic à la babilonia e vendette

È il mese dei sogni di Cecilia e di suo padre, di intrighi di corte, creature mitologiche e grandi banchetti e di una lotta interiore tra odio e perdono

12 ottobre 2024
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1.

Un modo perfetto per terminare la giornata

Nicolás Schuff e Ana Sender, ‘I tatuaggi di papà’, Gallucci, 2024

Ogni sera, quando il papà si addormenta sul divano, per la piccola Cecilia cominciano le avventure. All’improvviso, compare un vecchio capitano, che le racconta le sue peripezie in mare, seguito da un’affascinante sirena, che le insegna antiche canzoni e nuove acconciature. In questo viaggio, a Cecilia può capitare di imbattersi in creature spaventose, come un grosso teschio decorato, ma non ha paura di niente e nessuno, e conclude sempre le sue scorribande in compagnia di una maestosa pantera nera, che le mostra la città avvolta nella notte. Con i suoi amici notturni, Cecilia può parlare di qualunque cosa.

Ma da dove arrivano tutti questi personaggi incantanti, forse da un libro di fiabe e leggende? Oppure sono frutto della sua immaginazione? No, si trovano tutti sulla pelle del papà: sono i suoi tatuaggi.

Cecilia, che vive con quel grosso papà tatuato, è la bambina più fortunata del mondo. Ogni notte si perde tra i colori di quei numerosi disegni che il papà ha fatto incidere sulla pelle, per ricordarsi dei momenti belli della sua vita, e magari anche di quelli difficili. Per Cecilia è il modo perfetto di terminare la sua giornata, sentendosi al sicuro tra le braccia del suo papà. E cosa ne pensa, lui, di queste avventure notturne della figlia? Bisognerebbe innanzitutto vedere se ne sia al corrente…

‘I tatuaggi di papà’ è un albo illustrato un po’ speciale. Con poche parole curate e poetiche, l’autore argentino Nicolás Schuff riesce a farci entrare nel mondo della protagonista, un mondo in cui il confine tra realtà e fantasia è molto sottile. Le illustrazioni dell’artista spagnola Ana Sender, in stile tatuaggi old school, rendono il libro un gioiellino ribelle e originale. I personaggi che incontra Cecilia rimandano ad archetipi, creature mitologiche, paure e momenti di felicità: il libro racchiude così, in una manciata di pagine, tanti spunti e riflessioni interessanti. Il modo di Cecilia di fare esperienza dei tatuaggi come fossero reali, rende alla perfezione quello sguardo incantato con cui i bambini vivono la realtà. Non stupisce, dunque, che ‘I tatuaggi di papà’ sia stato selezionato tra i finalisti ai Bologna Ragazzi Awards 2024. Consigliato a tutti i papà tatuati (e non) e ai bambini a partire dai quattro anni.

2.

Un romanzo da gustare davanti a un dolcetto

Sara B. Elfgren, Emil Maxén, ‘Il banchetto del secolo’, Lupoguido, 2024

Immaginate un regno lontano, governato da due fratelli – due duchi – che si detestano più di quanto sia umanamente concepibile. Ecco l’inizio della nostra storia: il duca Ludbert e il duca Odert, dopo un’infanzia scandita da continui battibecchi, decidono di dividere in due la città tramite un muro, ma la rivalità continua negli anni a seguire. Sfarzo e potere aleggiano sui loro possedimenti, mentre le persone al di fuori della loro cerchia fanno la fame. La situazione sembra irrimediabile, fino a quando Ludbert decide di organizzare il banchetto più bello e ricco che si sia mai visto. La sua corte si mette subito all’opera, tra lo sconforto di Ottilia – la figlia minore che detesta la vita a palazzo – e di Amund, il più umile tra gli sguatteri. Il banchetto ha inizio e decine di nobili e ricchi si lasciano conquistare dal susseguirsi di leccornie. Nessuno ha mai assaggiato pietanze del genere! Tra gli invitati, però, c’è il misterioso conte Kranium, che sottolinea come non possa mancare, in nessun banchetto che si rispetti, un piatto creato con ingredienti mitologici: l’aspic à la babilonia. In un baleno si sparge la voce di questo piatto misterioso, e Ludbert si trova costretto a mandare una spedizione e recuperare i pericolosi ingredienti dell’aspic à la babilonia. Amund viene selezionato come esca per una creatura spaventosa, mentre Ottilia scopre un segreto. Da questo momento, ha inizio un vortice di inganni, avventure e incontri inaspettati, che porterà i personaggi a spingersi oltre i propri limiti. Il finale? Da leccarsi i baffi.

Avventura, intrighi di corte e creature mitologiche si amalgamano alla perfezione nell’imperdibile romanzo ‘Il banchetto del secolo’. Scritto dall’autrice e sceneggiatrice Sara Bergmark Elfgren e accompagnato dalle illustrazioni del fumettista Emil Maxén, è un libro delizioso, come gli innumerevoli piatti che compaiono uno dopo l’altro durante il banchetto. La storia prevede due protagonisti principali, uno nato in condizioni di estrema povertà e destinato a non uscirne mai, e l’altra una contessa che possiede la ricchezza, ma a cui la vita di corte sta decisamente stretta. Il loro incontro e il proseguire nei loro viaggi, li porterà a riscattarsi e a scoprire nuovi aspetti di sé, come capita nelle fiabe e nei migliori romanzi d’avventura. Ci sono altri elementi tipicamente fiabeschi e mitologici: le sorelle maggiori vanesie (anche se poi si rivelano migliori del previsto), gli incontri con creature fantastiche e spaventose, l’aiuto degli elementi magici. Dei romanzi d’avventura troviamo invece aspetti come la voglia di libertà, gli intrighi e il susseguirsi di colpi di scena. ‘Il banchetto del secolo’ è insomma il romanzo ideale da gustare in queste domeniche autunnali, magari davanti a un dolcetto, a partire dai nove anni.

3.

Una storia drammatica che arriva al cuore

Gabriele Clima, ‘Black boys’, Feltrinelli, 2024

La vita di Alex, dopo il dramma, non è più quella di prima. Da quando un camionista ha fatto sbalzare l’auto dove stava con i suoi genitori, provocando la morte del papà, la sua visione del mondo è offuscata da una nube nera, che non lo lascia mai. La mamma – ora in sedia a rotelle e con il volto coperto da cicatrici – cerca di fare del suo meglio per stare a galla, ma Alex è consumato dalla sete di vendetta. Deve trovare il camionista e fargliela pagare. Di lui sa solo due cose: si chiama Moussa Mbaye, ed è nero. Per questo motivo, decide di appellarsi a un suo amico, Teo, che reputa gli stranieri la causa di ogni male. Quello che Alex non sa ancora, però, è che Teo è entrato a far parte di una gang di estrema destra, i Black boys. Il capo della gang promette di aiutarlo, ma Alex dovrà prima dimostrare di essere all’altezza del gruppo. Comincia così a farsi coinvolgere in un mondo fatto di sangue, botte e spedizioni punitive contro gli stranieri e i loro sostenitori. Senza rendersene conto, Alex si ritroverà coinvolto in qualcosa che in fondo non gli piace, che non lo lascia tranquillo. L’ansia della madre, i sogni in cui appare suo padre e la rivelazione di una sconvolgente verità, lo porteranno a chiedersi se la vendetta sia davvero l’unico modo per superare e dare un senso a quello che gli è successo.

Uscito per la prima volta nel 2020, e ripubblicato in una nuova edizione quest’anno, ‘Black boys’ dell’autore per ragazzi Gabriele Clima è un romanzo di formazione potente e attuale, ispirato a una storia vera. L’autore non è estraneo a romanzi che trattano temi considerati scomodi e possiede la rara capacità di raccontare storie drammatiche con un linguaggio essenziale che arriva dritto al cuore del lettore. Il protagonista del libro si trova a dover combattere contro il proprio desiderio di vendetta, dal quale è divorato, rischiando di gettare la sua vita e seminare odio gratuito senza affrontare ciò che realmente potrebbe aiutarlo a superare la perdita. Oscillando tra il suo enorme bisogno di appartenenza e quella voce che gli dice di cambiare strategia, Alex trasmetterà al lettore il dramma di una realistica lotta interiore. Consigliato a partire dai quattordici anni.

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