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LongLake, tre festival sotto lo stesso cielo

Sono Estival Jazz, Blues To Bop e Buskers, insieme ai molti altri eventi di un ‘eventone’ avente come primo obiettivo ‘l’esperienza’

Un estratto dal cartellone
12 giugno 2024
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Il dove è Lugano, il quando è dall’11 al 28 luglio, il come è nelle parole di Claudio Chiamparino: “Immaginatevi di essere a JazzAscona, Montreux ed Edimburgo”, città scozzese dal cui festival, “per il mescolare eventi che la rende più attrattiva”, il direttore Eventi e congressi della città sul Ceresio rimase fulminato nel 2010. “Con meno soldi di quelli di cui possono disporre le città appena citate”, e “nell’inversamente proporzionale del contenuto artistico altissimo in luogo piccolo”, il Lugano LongLake Festival 2024 arriva per riunire sotto lo stesso cappello tre manifestazioni locali dal richiamo internazionale: Estival Jazz, Blues To Bop e Buskers, in ordine anagrafico e d’importanza. Con esse, eventi per famiglie, performance, ballo, conferenze, film, arte urbana, mercatini, street food e altri accadimenti da viversi sul lungolago e dintorni, in nome di quella che oggi è la regola: l’experience.

L’eccellenza

Lugano LongLake Festival ricomincia da Estival Jazz (11-14 luglio), dal superbo Diodato aperto dalla certezza di casa Chiara Dubey, entrambi l’11 luglio nella sede distaccata del Parco Ciani (l’unico Estival a pagamento, Jacky Marti illustra il ‘suo’ Estival, una direzione artistica condivisa dallo scorso anno con Filippo Corbella. Quest’ultimo, coadiuvato da Ed Bersier, già al fianco del fu Norman Hewitt, si occupa invece in prima persona della programmazione di Blues To Bop. “Chi a vent’anni era in piazza ad ascoltare musica, oggi percepisce l’Avs”, dice Jacky commentando la foto del primo palco di Piazza della Riforma, correva l’anno 1979, proiettata a Villa Ciani durante la conferenza di presentazione. Mister Estival snocciola ricordi (“Vi è consentito, a patto che proporrete una musica decorosa”, recitava il via libera a organizzare) e riepiloga le varie forme assunte nel tempo dal festival.

“Credo di poter dire che abbiamo acquisito prestigio internazionale. Una volta eravamo gli unici, ora le cose sono cambiate, perché il mondo è cambiato. Siamo all’interno di un carrozzone molto attrattivo, in una città che pullula di iniziative». Detto alla Regione con altre parole: «Inglobare Estival nel LongLake è una scelta, che va bene, non è un giudizio di merito. Siamo una parte all’interno di un grande progetto e il termine ‘carrozzone’ è in senso positivo. Estival c’è ancora e sono grato alla Città che ha salvato la manifestazione. Con mezzi che non sono tantissimi, credo che siamo riusciti a portare l’eccellenza anche quest’anno». Quanto al brand da salvaguardare, obiettivo dei nuovi ‘proprietari’, «sì, è salvaguardato anche se meno in evidenza. Ma pur appaiato ad altri brand, l’importante è che sopravviva».

‘Keeping The Blues Alive’

Dice Filippo Corbella: «Estival è un brand che continua a esistere, a portare artisti di grande qualità e che si arricchisce di una proposta ulteriore, quella del Parco Ciani, contesto più intimo e familiare. Vogliamo cominciare ad affiancare alla grande piazza un altro palco, come succede in tanti altri festival», un palco sul quale salirà tanta musica svizzera: «Ci siamo accorti che c’è una reale freschezza in ambiti R&B e soul, molto più che nei Paesi confinanti, ma la scena svizzera continua anche dentro le altre programmazioni». Tra i nomi del Ciani figurano Naïma, Nolan Quinn Quintet, Smum 5tet, Chelan, e i brasiliani Sons do Brasil - Ensemble Curumins. Corbella è sicuro che questa ‘internalizzazione’ di Estival non avrà conseguenze: «Non credo che rischi di andare in sofferenza, perché è una manifestazione che tutti conoscono. Vedremo come la gente percepirà il LongLake che accoglie un evento dalla storia molto più radicata».

Il passo verso Blues To Bop – dal 18 al 21 luglio, i nomi, da Alex Britti alla Umberto Porcaro Band, sono già noti – è breve: «Nessun altro genere come il blues celebra l’universalità della musica, l’unione tra popoli e persone», dice Corbella, ricordando la collaborazione con Lac en plein air, il momento estivo del centro culturale curato da Saul Beretta, per uno scambio di concerti tra rassegne. Al grido di ‘Keeping The Blues Alive’, slogan che lo accompagna, Blues To Bop include le ‘Schools’ cui il direttore artistico tiene tanto, talk e lezioni di musica gratuiti con Lucy Woodward, Jontavious Willis e D.K. Harrell, alla Darsena.

Potenziamento e risparmio

Chiude il giro di voci chi il giro lo ha aperto, il vicesindaco Roberto Badaracco. «Dopo vari formati e lunghezze si è deciso di concentrare il Lugano LongLake in tre weekend, con tutti i fiori all’occhiello, Estival, Blues To Bop, spostato da fine estate all’inizio, e i Buskers. Crediamo sia il modo per proporre il meglio, anche a livello musicale. Lo sforzo è da leggersi in chiave di potenziamento ma anche di risparmio, visto il taglio di risorse da parte della Città. Ma Estival in Piazza della Riforma resta gratuito». Estival che lascerà il posto, il 16 luglio, a Ludovico Einaudi, poi la musica e il resto delle arti di strada continueranno dal 24 al 28 luglio con i Buskers, per una ‘Vulcano Edition’ da oltre 50 artisti in 12 postazioni. Alla proposta si aggiungono i ‘Midi Time’, gli incontri di pausa pranzo a Punta Foce, e i talk al Boschetto: al momento sono annunciati Arianna Porcelli Safonov nel suo monologo comico e Aurelio Ponzoni (il Cochi di Cochi e Renato) per la presentazione del libro ‘La versione di Cochi’. E poi le proposte per le famiglie, i murales degli studenti del Cisa e degli italiani Sten Lex, il ballo a Rivetta Tell e tutto quel che può completare una LongLake Summer Experience.

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