Tra i ‘Disegni di bambini giapponesi della Raccolta Levoni’ al Musec c'è quello di Ayabe Mizuki, la cui figlia, da Fukuoka, ha raggiunto Lugano
L’arte è fonte di sorprese che attraversano il tempo. È accaduto al Museo delle Culture di Lugano (Musec), dove è esposto il progetto ‘La memoria della modernità. Disegni di bambini giapponesi della Raccolta Levoni’, che ha portato alla pubblicazione di un catalogo omonimo e di un’esposizione di 53 disegni di bambini giapponesi eseguiti nel 1938. Uno di questi lavori fu realizzato con i pastelli a olio da Ayabe Mizuki, bimba di otto anni della Scuola elementare di Soeda, piccola località nella Prefettura di Fukuoka.
Nel selezionare il materiale, gli specialisti hanno dovuto ricostruire con attenzione i nomi dei piccoli autori, poiché in giapponese uno stesso ideogramma può essere letto in modi diversi. Laddove l’operazione si è resa estremamente complessa, i ricercatori si sono rivolti direttamente ai Comuni di residenza dei bambini, venendo a contatto con diversi loro discendenti. Uno di essi, ovvero Fukui Shiho, figlia di Ayabe Mizuki, è partita da Fukuoka per arrivare a Lugano il 7 maggio scorso, dopo aver toccato Tokyo, Helsinki e Milano, al termine di venti lunghe ore di viaggio.
La discendente dell’allora piccola artista ha visitato la mostra, accompagnata dai ricercatori del museo e da una delegazione dell’Associazione italo-giapponese Miciscirube di Como. A proposito del nome “Mizuki”, alla base di questo ‘ricongiungimento’, la signora Fukui ha raccontato che sua nonna diede a sua madre questo nome estremamente raro, componendo due ideogrammi: mizu, 水 (“acqua”) e ki, 器 (“contenitore”), l’augurio di una vita adeguata alla sua personalità, la speranza che così come l’acqua si adatta a ogni contenitore, così la vita della piccola potesse trovare una forma in base ai vari accadimenti.
‘Disegni di bambini giapponesi’ al Musec potrebbero dunque portare dal Giappone a Lugano altri discendenti, prima che nel Paese del Sol Levante la mostra possa trovare una sua sede adeguata.