Culture

Eventi letterari Monte Verità tra avanguardia e individualisti

Stefan Zweifel, nuovo direttore artistico: ‘Il mio ruolo? Non un assolo, bensì una polifonia di idee’

Stefan Zweifel
20 luglio 2022
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Un insieme di cristalli. Ce la descrive così la sua idea di Monte Verità Stefan Zweifel, neo direttore artistico degli Eventi letterari. Un mosaico composto da pezzi unici, con l’uno a essere complementare agli altri.

Il primo cristallo è formato dal giornalista, curatore e traduttore, insieme a Maike Albath e a Stefano Knuchel. La giornalista e il regista affiancheranno Zweifel in una direzione «che non intendo gerarchicamente rigida. Io non ho mai voluto essere direttore di niente e avevo sempre rifiutato questo tipo di cariche. Per questo incarico, che mi onora e che ho accettato con piacere, ho detto che avrei voluto lavorare insieme ad altre persone. Del resto lo stesso Monte Verità è improntato a uno spirito collettivo e non su un individuo. Ci siamo incontrati e, pur nelle rispettive differenze, ho trovato la volontà di voler fare qualcosa insieme ed è ciò che mi piace. Perché non intendo fare un assolo, bensì una polifonia di idee».

Per l’undicesima edizione, dal 30 marzo al 2 aprile 2023, l’intento è di concretizzare progetti vicino alla storia del Monte Verità, attualizzandoli. «Mi interessano allo stesso modo sia le avanguardie e il loro spirito collettivo, sia le figure anarchiche molto individualiste. In passato mi sono occupato come curatore di varie esposizioni; mostre spesso allestite nello spirito di Harald Szeemann (curatore proprio al Monte Verità negli Anni Settanta), orientate ad esempio al dadaismo e al surrealismo, correnti che toccano anche il Monte Verità. Ecco, io vorrei proseguire il lavoro attorno all’avanguardia; ma anche di individualisti come Armand Schulthess, creatore di un giardino d’Art Brut in Ticino, o lo psichiatra Otto Gross».

La voglia è quella di allestire una serie di appuntamenti «ricchi di emozioni», attraverso proposte che affianchino alle più tradizionali letture e discussioni, momenti «più sperimentali e insoliti; come possono essere un evento a mezzanotte o un incontro sugli alberi. Ma anche escursioni ad esempio alle Isole di Brissago o alla residenza di Meret Oppenheim a Carona; per fare una sorta di psico-geografia del Ticino e delle vestigia che restano e poi parlarne in un’ottica presente. L’idea è di andare in due direzioni, combinando un ‘service publique’ con qualcosa di più strano. Nell’ottica di uno spirito collettivo che però al contempo non abbia senso consumistico: una ricerca di qualcosa che non deve per forza avere un senso, ma che forse lo avrà un giorno».

Lo sguardo di Stefan Zweifel va oltre l’edizione del prossimo anno. «L’idea è di lavorare con persone che torneranno tutti gli anni, due, tre o cinque si vedrà. Sarà il cristallo centrale, quello degli artisti che tornano; al quale si aggiungeranno altri cristalli che invece cambieranno di volta in volta. Poi vedremo cosa si cristallizzerà attorno».

Un primo assaggio degli Eventi letterari Monte Verità (promossi dall’omonima associazione presieduta da Raphaël Brunschwig) si avrà mercoledì 10 agosto in collaborazione con Locarno Film Festival. In dialogo con Stefan Zweifel, l curatore cinematografico Mathias ‘This’ Brunner presenterà l’autobiografia ‘Magnificent Obsession Saved My Life’; con una prima lettura in inglese nell’ambito della retrospettiva dedicata a Douglas Sirk, cui Brunner dedica un capitolo in cui racconta i loro incontri.