Culture

Niccolò Castelli e il fare cinema alle Giornate di Soletta

Il regista ticinese, anche direttore della Ticino film commission, sarà il nuovo direttore del festival del cinema svizzero

Niccolò Castelli
(Solothurner Filmtage / moduleplus)
27 aprile 2022
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La direzione delle Giornate cinematografiche di Soletta è adesso al completo: ad affiancare la direttrice amministrativa Monica Rosenberg sarà, dal primo agosto, il regista ticinese Niccolò Castelli.

Ad annunciarlo, ieri, il comitato delle Giornate di Soletta e la Ticino film commission di cui Castelli è direttore, carica che manterrà in parallelo alla direzione artistica di Soletta: la fondazione che promuove il Cantone come location per produzioni audiovisive è anzi convinta che le due realtà "potranno in futuro consolidare ulteriormente i loro rapporti a favore di una maggiore identità e coesione nazionale". Il presidente Nicola Pini, citato nel comunicato della Ticino film commission, parla di "una bella opportunità per la Ticino Film Commission, che vedrà ulteriormente rafforzati il suo posizionamento e la sua credibilità tra gli addetti ai lavori svizzeri".

Castelli è stato invitato a partecipare al concorso per la direzione per via della sua esperienza in più settori del cinema: dopo gli studi a Bologna e Zurigo, dove nel 2008 ha conseguito un master in cinema alla ZHdK, ha lavorato come regista e sceneggiatore indipendente di cortometraggi, documentari e lungometraggi, con buone conoscenze nell’industria cinematografica svizzera. È infatti membro del consiglio dell’Associazione svizzera regia e sceneggiatura film e di Suissimage, la cooperativa svizzera per i diritti d’autore nelle opere audiovisive, nonché di varie altre associazioni legate al settore. Al festival di Soletta è stato per due volte nel comitato di selezione e il suo lungometraggio ‘Atlas’, prodotto dalla Imagofilm di Villi Hermann, aveva aperto la 56ª edizione nel 2021.

«Tra i motivi per cui mi hanno scelto penso ci sia il mio percorso» ci ha spiegato Castelli: «La mia esperienza nel promuovere il cinema, nel promuovere il fare cinema oltre che nel fare cinema e poi anche i contatti che ho avuto con tutti gli attori in gioco: istituzioni, distributori, cineasti…».

Il nuovo assetto delle Giornate cinematografiche

In qualità di direttore artistico Niccolò Castelli sarà responsabile della gestione concettuale, dei contenuti e del design nelle aree del programma, della comunicazione e dei media, e contribuirà anche a formare la direzione strategica del festival.

Il festival di Soletta si è dotato di una doppia direzione, artistica e operativa, dopo un periodo turbolento che ha portato all’allontanamento della direttrice Anita Hugi che aveva denunciato gravi problemi di gestione e di conflitti con il consiglio d’amministrazione. La direzione artistica dell’edizione 2021 era stata temporaneamente affidata a Marianne Wirth e David Wegmüller. Un accordo tra le parti era stato trovato negli scorsi mesi grazie alla mediazione dell’Ufficio federale della cultura.

Niccolò Castelli come affronta questo contesto difficile? «Non voglio entrare nel merito del passato ma voglio guardare al futuro» la risposta. «Ci sono sicuramente delle sfide aperte ma riguardano soprattutto il grande cambiamento nel modo di fare e di fruire il cinema avvenuto negli ultimi anni. Anche la politica sta cercando di adeguarsi, la legge sul cinema che voteremo il 15 maggio ne è un esempio».

Le storie del cinema e del fare cinema

Per discutere dei contenuti della prossima edizione del festival è ovviamente presto, «anche perché dovrò confrontarmi con il team molto rodato e che ha una grande esperienza sia del festival sia del cinema svizzero e che mi accompagnerà in questo viaggio». Qualche indicazione Castelli l’ha comunque data, guardando in particolare alla dimensione del fare cinema: «Questo è certamente un momento molto interessante per portare il fare cinema, per posizionare il festival di Soletta come luogo in cui parlare del fare cinema oltre che delle storie del cinema stesso. Cosa che era anche alle origini delle Giornate di Soletta, festival nato da chi faceva cinema».

A parlare è di nuovo il curriculum di Castelli: «Il fatto che io sia un regista e porti questa esperienza penso sia importante proprio per portare un dialogo sul futuro del mondo del cinema e per mostrare cosa significa raccontare storie con questo mezzo anche al pubblico».

La direzione della Ticino film commission, adesso delle Giornate di Soletta: Niccolò Castelli avrà ancora tempo per dirigere qualche film? «Non a breve termine: adesso mi voglio concentrare su queste due attività che per me sono comunque come dirigere un film, perché si tratta sempre di coordinare i talenti di varie persone. Ma certamente prima o poi tornerò a raccontare storie mie al cinema e magari i film che vedrò a Soletta mi daranno lo stimolo per tornare a scrivere e dirigere».IAS