Venerdì 3 e sabato 4 dicembre al Lux Art House di Massagno la prima edizione
L’horror psicologico è rappresentato da ‘Knocking’; quello sovrannaturale da ‘Amulet’. La fantascienza è ‘Archive’ e la nera favola di ‘Baby’. Fra prime ticinesi e svizzere, debutta così ‘Altroquando Festival’, un fine settimana di proiezioni e incontri nel segno del fantastico programmato per venerdì 3 e sabato 4 dicembre nel rinnovato Lux Art House di Massagno.
Venerdì 3 dicembre apre ‘Knocking’ (Svezia, 2021), prima ticinese in collaborazione con il Neuchâtel International Fantastic Film Festival per l’esordio nei lungometraggi di fiction della regista svedese Frida Kempff, nella storia di una donna uscita da un istituto psichiatrico che si ritrova sola nella sua casa confrontata con rumori inspiegabili (versione originale svedese con sottotitoli in inglese). Prima della proiezione, alle 20.45, il cortometraggio ticinese ‘Smile’ di Mattia Malaspina, diplomato Cisa.
Arriva dalla scuola di Locarno anche il grigionese Remy Storni, che con il corto ‘Campo minato’ darà il via, alle 15, alla giornata di sabato 4 dicembre: in prima svizzera, ‘Baby’ (Spagna, 2020) di Juanma Bajo Ulloa, che con la sola forza delle immagini e nessun parlato racconta la storia di una giovane tossicodipendente che dà alla luce una bambina e, incapace di prendersene cura, la vende a una donna. Il pentimento apre al più classico degli incubi: la strega che si nasconde nel bosco. Oltre alla mostra dei lavori di Julien Garbani in arte Huere Giulio, illustratore locarnese specializzato in copertine di dischi a tinte horror, alle 17.30 il Lux ospita una conversazione con Riccardo Bernasconi e Francesca Reverdito dello Studio Asparagus, piccola casa di produzione indipendente (‘Death for a Unicorn’ con la voce di Tilda Swinton, selezionato a Venezia70), e con Valerio Thoeni, titolare del canale YouTube ‘Cinema in lavanderia’, prodigo di tutorial sul cinema fai da te (effetti speciali inclusi).
Doppia proiezione per il gran finale di sabato sera. Alle 20.30 ‘Amulet’ (Gran Bretagna, 2020), primo lungometraggio da regista dell’attrice inglese Romola Garai, con la ticinese Carla Juri e la grande Imelda Staunton, in un horror soprannaturale in cui un senzatetto dal passato di soldato trova rifugio in una casa in rovina abitata da una strana ragazza e dalla madre morente, inquietante presenza che occupa il piano superiore dove qualcosa di malvagio è all’opera (in versione originale inglese senza sottotitoli). A chiudere, alle 22.30, la fantascienza di ‘Archive’ (Regno Unito, 2020) con Theo James e Rhona Mitra, debutto nel lungometraggio di Gavin Rothery, già responsabile degli effetti visivi di ‘Moon’ di Duncan Jones e dalla lunga carriera nell’ambito dei videogiochi. La storia: nel 2038 uno scienziato sta completando un’avanzatissima versione d’intelligenza artificiale, ma l’androide in questione nasconde un segreto (versione originale inglese senza sottotitoli).