Culture

Camilleri, il cordoglio e l'impegno

Sospese per lutto le riprese di Montalbano. Messaggi da parte di Zingaretti, Salvini, la polizia di Stato e Fabio Fazio che ne ricorda il coraggio di schierarsi

Archivio Keystone
17 luglio 2019
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Si moltiplicano, le manifestazioni di cordoglio per la morte di Andrea Camilleri. E se sui social c'è chi si vanta di non averlo mai letto e chi non gli perdona l'impegno politico e sociale, arrivano attestazioni di stima anche inaspettate, come quella di Matteo Salvini, ministro dell'Interno spesso attaccato dallo scrittore siciliano.
"La cultura italiana e la letteratura contemporanea perdono una colonna portante. Il nostro addio al maestro Camilleri è pieno di riconoscenza, per lo sguardo lucido sulla realtà, lo spirito critico e la capacità di parlare a tutti indistintamente. Grazie Maestro!", si legge invece in una nota dei deputati del Movimento 5 Stelle in commissione cultura. Un ricordo arriva anche a parte della polizia, che ha twittato: "un affettuoso arrivederci ad Andrea Camilleri. Il Commissario Montalbano ha svelato tanto del nostro lavoro mettendo in luce l'umanità dei poliziotti sempre al servizio delle comunità. Ci mancherà Maestro".

"Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, 'Montalbano sono!' dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l'occhiolino in segno di intesa, come l'ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca". È il saluto commosso, affidato a un lungo post su Instagram, di Luca Zingaretti, volto di Montalbano in tv, allo scrittore Andrea Camilleri.
E per lutto sono pure state interrotte le riprese della fiction, in corso in provincia di Ragusa. Oggi la troupe si trovava a Scicli per le riprese di alcune scene, ma appena è arrivata la notizia della morte di Andrea Camilleri si è deciso di sospendere i nuovi "ciak" in segno di lutto.

Fabio Fazio: un punto di riferimento

"Per me Andrea Camilleri era un punto di riferimento vero: sapeva sempre indicare la direzione giusta, come un faro". Fabio Fazio sceglie con misura e attenzione le parole per rendere omaggio allo scrittore, che ha ospitato in diverse occasioni a Che tempo che fa, l'ultima lo scorso febbraio, in una delle ultime apparizioni televisive del papà di Montalbano.

"Ho avuto la fortuna di avere con Camilleri diversi incontri di lavoro, fra noi si era creato un rapporto di affetto reciproco e sincero", racconta Fazio all'ANSA. "Era una persona preziosa, che attribuiva alle parole un significato intenso, profondo, perché evidentemente ne conosceva la potenza. Avendo avuto una vita così straordinaria, per incontri e per sorte, riusciva sempre a offrire un punto di vista di straordinaria efficacia sulle cose, che arrivava anche dall'essere sempre diretto, di onestà intellettuale assoluta. E quando si è coraggiosi e non si ha paura di dire ciò che si pensa, specie se ha a che fare con gli aspetti più profondi e irrinunciabili dell'umanità, si è addirittura indispensabili".
Ecco perché, sottolinea il conduttore, "sapevamo che quando Camilleri interveniva in trasmissione, avremmo sempre avuto una sorpresa, ci avrebbe regalato qualcosa di impensabile, impensato, originale, e quindi avremmo potuto sempre imparare qualcosa dai suoi episodi, dai suoi racconti e dalla saggezza che derivava dal conoscere così profondamente gli uomini. Del resto i suoi romanzi raccontano proprio gli uomini". La "lezione" del maestro Camilleri più cara a Fazio "è proprio la consapevolezza che non si può mediare rispetto ai principi, che non si può recedere per convenienza o per prudenza rispetto ai valori che sono l'esito secolare di una civiltà, bisogna schierarsi".
Con la scomparsa di Camilleri, aggiunge Fazio, "davvero ci manca un punto di riferimento fondamentale, ci sentiamo disorientati. E c'è anche la solitudine che deriva dalla mancanza di un grande scrittore, il più letto in Italia. Una volta, a Che tempo che fa, Umberto Eco spiegò che è sempre discutibile la veridicità delle cose, la distinzione tra ciò che è vero e ciò che è falso, ma se dico che Sandokan è innamorato della perla di Labuan è vero: la letteratura, per paradosso, costruisce una verità indiscutibile. Questo vale per i grandi scrittori e vale per Camilleri. Oggi agli appassionati di letteratura manca l'architetto di questo grande mondo che lo scrittore era riuscito a costruire".

Anni fa Fazio era stato a casa di Camilleri, "per una lunga e bellissima intervista nel suo studio. Ricordo tutti quei libri, ordinati uno a uno. E mi piace citare il suo ultimo 'La casina di campagna', edito da Henry Beyle, prezioso e meraviglioso editore di libri raffinatissimi: lo consiglio, è davvero bellissimo".