Musec

La ‘Passione primitivista’ di Giancarlo Sangregorio

Dal 16 aprile al 15 giugno a Lugano, un omaggio alla passione per le arti etniche di uno tra i più interessanti scultori italiani del secondo

Dal 16 aprile al 15 giugno. Nella foto: Kavat, maschera elmo
(FCM)
15 aprile 2025
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Scultore di grande sensibilità materica e raffinato collezionista. È la duplice identità di Giancarlo Sangregorio, cui – a cent’anni dalla nascita – il Musec rende omaggio nella mostra intitolata ‘Giancarlo Sangregorio - Una passione primitivista’, dal 16 aprile al 15 giugno a Villa Malpensata, Lugano. L’omaggio è allo scultore e alla sua passione per le arti etniche, parte integrante di un dialogo tra materia ed energie che si riflette direttamente nella sua opera. Una pubblicazione con testi di Nora Segreto, ricercatrice del Musec, accompagna la lettura delle opere d’arte esposte.

Simbiosi

Nato il 20 aprile del 1925 a Milano, Giancarlo Sangregorio frequenta l’Accademia di Brera. Le sue prime opere intagliate nel legno già mostrano l’attrazione dell’artista per le culture e le civiltà arcaiche ed extra-europee. Negli anni immediatamente successivi, durante un soggiorno sulle Alpi Apuane e un periodo di lavoro trascorso a Viareggio, Sangregorio incontra la pietra. Il fare scultoreo sempre più espressionistico rimandante a Constantin Brâncuși, Henry Moore e Fritz Wotruba attira l’interesse della critica, che lo vuole tra le personalità di spicco del panorama della giovane scultura del tempo. Nel 1964 partecipa alla XXII Biennale di Venezia e verso la fine degli anni Sessanta ‘fonda’ la propria riconoscibilità: la simbiosi, risultato dell’incastro tra pietre e legni, tra mondo minerale e mondo vegetale.

Giancarlo Sangregorio ha vissuto e lavorato a Sesto Calende (Varese) dal 1959 fino alla sua scomparsa. La sua casa-atelier oggi è sede della Fondazione omonima, da lui voluta per sostenere e divulgare la propria opera. Le sue sculture, custodite in collezioni private e pubbliche, italiane ed estere, sono state esposte in Francia, Jugoslavia, Israele, Belgio, Svizzera, Svezia, Stati Uniti, Messico, Argentina e in Italia nelle maggiori città d’arte. Numerosi sono anche i monumenti in diverse città europee (www.fondazionesangregoriogiancarlo.it).