Disegni, incisioni, pitture e sculture nello spazio multiuso nato nell'atelier del padre Leo. Dal 13 settembre l'esposizione
Ha ridato vita all’atelier del padre Leo Maillet (1902-1990) e dopo oltre vent’anni di intensa attività artistica in Brasile, Daniel Maillet (Zurigo, 1956) ha creato uno spazio multiuso che ora accoglierà una mostra tutta sua. Il 13 settembre alle 18 s'inaugura infatti ‘Lumen’, che durerà dal 14 settembre al 6 ottobre. Si tratta di disegni, incisioni, pitture e sculture di Daniel Maillet a partire dal 1987, incentrate sulla figura umana, sul paesaggio tropicale e sul ritratto a due o a tre dimensioni: dai grandi corpi o dai ritratti realizzati al lume di candela alle grandi pitture dei paesaggi tropicali caratterizzati da una forte cromia e dagli effetti luminosi.
L’esposizione di Daniel Maillet non è solo un viaggio nello spazio-tempo, ma anche tra le diverse tecniche del disegno, della pittura e della scultura. Formatosi dapprima alla Csia di Lugano e dopo come incisore presso lo studio del padre Leo, già allievo di Max Beckmann, si è poi diplomato all'Accademia di Brera sviluppando soprattutto l’arte del ritratto nel solco della tradizione rinascimentale. Da questo momento le due anime convivono in lui: le radici espressionistiche nordiche e l’osservazione del vero, la ricerca sul corpo umano, l’arte del ritratto. Il trasferimento ventennale in Brasile lo metterà poi a contatto sia con l’esplosione della luce e dei colori dei paesaggi tropicali, sia con la nobile fierezza della popolazione afro-brasiliana che egli ritrae in sculture a grandezza naturale in terra cotta (memori dell’alta tradizione quattrocentesca) o in grès cotto ad altissima temperatura secondo la tradizione acquisita in Brasile dai ceramisti giapponesi. La mostra, disposta in due spazi, dà conto dell’interrelazione tra questi due momenti, luoghi e culture di fondamentale importanza per la sua arte tra Brasile, Italia e Svizzera.