Arte

Morto Antonio Paolucci, tra i massimi storici

Ex sovrintendente del polo museale Firenze, ex ministro italiano per i Beni culturali durante il governo Dini e anche direttore dei Musei Vaticani

Paolucci e il David
(Keystone)
5 febbraio 2024
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È morto a Firenze Antonio Paolucci, ex sovrintendente del Polo museale Firenze, ex ministro italiano per i Beni culturali durante il governo Dini e anche direttore dei Musei Vaticani.

Tra i più stimati storici ed esperti d'arte italiani, Paolucci era originario di Rimini, dove era nato il 19 settembre 1939: allievo di Roberto Longhi, era entrato nell'amministrazione dei beni culturali nel 1969.

Paolucci, scomparso nel tardo pomeriggio di domenica a Firenze dove viveva e dove si terranno i funerali, aveva iniziato la sua carriera vincendo il concorso come ispettore delle Belle arti all'interno della Soprintendenza ai beni artistici e storici di Firenze nel 1969. Nel corso della sua carriera è stato anche soprintendente, a Venezia, Verona, Mantova, e direttore dell'Opificio delle Pietre dure a Firenze. Nel 1988 è stato nominato soprintendente ai beni artistici e storici di Firenze, Prato e Pistoia, ruolo che lo ha portato ad occuparsi, nel 1993, dei danni al patrimonio artistico provocati dall'attentato dei Georgofili alla Galleria degli Uffizi.

Dal 1955 al 1966 è stato ministro italiano per i Beni culturali nel governo di Lamberto Dini. Con l'istituzione dei poli speciali, nel 2002 Paolucci viene nominato soprintendente del Polo museale fiorentino e nel 2004 diviene anche direttore regionale per i beni storici, artistici e paesaggistici della Toscana. Incarichi lasciati, per raggiunti limiti di età, al compimento del suo 67esimo compleanno, nel 2006.

Paolucci nel 1997, dopo il terremoto in Umbria e nelle Marche, fu anche nominato commissario straordinario per il restauro della basilica di San Francesco ad Assisi.