Artista emblematico dell'arte povera, è morto il 18 dicembre a Torino all'età di 89 anni.
È morto il 18 dicembre a Torino, a 89 anni, Giovanni Anselmo, uno degli artisti più rappresentativi dell'Arte Povera. A darne notizia è il Giornale dell'Arte in un articolo online. Per Anselmo, nato a Borgofranco d'Ivrea (Torino) nel 1934 fu decisivo l'incontro con Gian Enzo Sperone, il gallerista che, nella straordinaria temperie artistica e culturale della Torino tra gli anni Sessanta e Settanta del ‘900, nel ’68 gli dedicò la prima mostra personale.
L'anno successivo Anselmo è da Ileana Sonnabend a Parigi, e nel ‘72 da John Weber a New York. Partecipa a tutte le mostre che hanno fatto la storia dell'Arte Povera, a partire dalla prima collettiva dallo stesso Sperone nel ’67, con Michelangelo Pistoletto, Piero Gilardi, Gilberto Zorio. Nel '72 è per la prima volta alla Biennale di Venezia e a Documenta a Kassel.
La giuria della Biennale di Venezia del 1990 gli assegnò il Leone d'Oro per la pittura, onorando così la produzione dell'artista, che sino a quel momento non aveva goduto di una considerazione proporzionata al valore dell'opera.