Noto per i suoi progetti di arte pubblica, aveva 75 anni
“È morto a 75 anni Alberto Garutti, tra i principali e più influenti artisti contemporanei italiani al mondo, noto per i suoi progetti di arte pubblica intesa come azione che mette in relazione linguaggi artistici, comunità e istituzioni di un determinato territorio, per una ricerca e una pratica che si interrogano sul ruolo dell'arte nel mondo odierno e il rapporto tra arte e pubblico. Docente allo Iuav di Venezia e prima all'Accademia di Brera a Milano, Garutti ha formato molti degli autori che oggi sono protagonisti delle dinamiche del mondo dell'arte italiano”. Così Artribune dà notizia della morte dell'artista, avvenuta sabato.
"Amico e artista gentile che con garbo e levità ci ha insegnato che l'arte è condivisione”. Così lo ricorda invece il Maxxi. “Da sempre vicino al museo, nel 2009 (lo) ha accompagnato (...) con l'installazione fatta di luci che vibravano quando un fulmine cadeva durante i temporali, dedicando l'opera "a tutti coloro che passando di lì penseranno al cielo". Ha accompagnato la nascita di Maxxi L'Aquila realizzando per il nuovo museo ‘Accedere al presente’, opera di grande poesia sul tempo, la memoria e l'immaginazione, entrata a far parte della collezione”. Bartolomeo Pietromarchi, direttore Maxxi Arte racconta: “Con lui stavamo lavorando a un'altra grande opera per la collezione che sarà inaugurata in autunno e che sarà posizionata sul tetto del museo visibile da lontano. Oggi ci lascia un grande maestro che ci ha insegnato a vedere l'invisibile e a scoprire la poesia dove sembra non esserci”.
Keystone
‘Temporali’, nel 2013 a Weil am Rhein (Germania)