Da domenica, lo spazio a Cugnasco-Gerra della Fondazione per l'arte ospita la mostra dedicata all'artista di Incella. Fino a fine agosto
‘Claudio Baccalà, pittore poeta e contadino’ è il nuovo allestimento proposto negli spazi del Deposito della Fondazione Matasci per l'arte a Cugnasco-Gerra, da domenica 28 maggio al prossimo 27 agosto.
Claudio Baccalà (Brissago 1923 - Locarno 2007) è di quegli artisti che per libera scelta lavorano in disparte, in connessione col proprio mondo poetico. Tuttavia, non essendo parte del circuito di tendenza, questi artisti rimangono spesso nell'ombra, proprio come Baccalà. L'esposizione dedicata dalla Fondazione Matasci si prefigge quindi di ridare luce a un lavoro decennale, valorizzando per questa occasione le opere (circa una trentina) realizzate dal 1947 al 1975.
Il pittore ticinese è nato a Brissago il 4 settembre di quasi cento anni fa, i suoi esordi pittorici, da autodidatta, risalgono al 1947, quando per ragioni professionali si trasferisce a Zurigo. Elemento d'ispirazione era il ricordo nostalgico dei paesaggi dell'Alpe Arolgia, sotto il Ghiridone, dove – si legge nel comunicato stampa –, Baccalà fin da ragazzo faceva il contadino e pastore. Le riminiscenze saranno il sostrato di un corpus di simboli che il pittore reitera e sviluppa lungo il suo percorso.
Si legge: “Se si dà uno sguardo alla storia dell’arte in Ticino del secolo scorso, una figura che si stacca dal susseguirsi degli artisti più o meno noti è senza dubbio quella del pittore di Incella Claudio Baccalà. La portata della sua innovazione è così singolare, che non si può non notarla. È una gioia ogni volta vedere un’opera di Baccalà: l’afflato poetico, la novità, la profonda ingenuità, la semplicità. È un poeta Baccalà: egli ignora qualsiasi scuola, è unico. Egli possiede la verità dell’artista, del poeta, dello spirito sognatore”.
I soggetti raffigurati da Baccalà sono semplici, di lettura immediata perché propri al mondo della natura, spiega la presentazione. Contenuti espressi sin dalle prime tempere su carta e cartone, fino alle grandi tele dipinte a olio. Se da un lato il pittore attinge a un immaginario naturale comune a tutti, dall'altro la tecnica di realizzazione è assai minuziosa e si caratterizza per la disposizione di innumerevoli tessere di materia pittorica, una accanto all'altra. Nel loro insieme, si legge ancora, “danno vita a paesaggi immaginari dai colori ricercati e squillanti, corredati da alberi, laghi, monti e abitati da personaggi mitologici, animali, figure umane. Il tutto carico di una potenza propria dei simboli sacri antichi e medievali, senza però oltrepassare la dimensione dell’uomo e dei quesiti esistenziali che gli appartengono”.
Dopo le scuole dell'obbligo frequentate a Brissago, fin da ragazzo, lo si scriveva in precedenza, Baccalà lavora come contadino e pastore sui monti che guardano il Lago Maggiore: paesaggi che lo segnano significativamente, sia a livello esistenziale, sia sul fronte espressivo. Dopo esperienze professionali nel Canton Basilea e a Zurigo (dove inizierà a dipingere), fondamentale sarà l'incontro con Jean Dubuffet, nel 1949, che si interessa alla sua produzione e gli procura contatti importanti a Parigi e Bruxelles. Là, ha modo di conoscere gli ambienti intellettuali e avvicinarsi al gruppo Cobra. Baccalà rientra in Ticino nel 1950 e dell'anno successivo è la sua prima mostra personale alla Galerie Hutter di Basilea. Stabilito l'atelier in alcuni rustici in Piazza a Brissago (Tecett), gli anni Sessanta sono per Baccalà pieni di esposizioni in gallerie e musei di tutta la Svizzera, in Germania e anche Francia. Sono però anche gli anni del ripensamento: il pittore decide di rallentare con le mostre. Del 1973 è il Premio per la pittura alla prima Biennale der Schweizer Kunst, Stadt in der Schweiz a Zurigo.
Lo scopo della Fondazione è sempre stato quello di acquistare ed esporre opere di artisti che abbiano a che fare con la storia culturale del territorio ticinese. Questa mostra dedicata a Claudio Baccalà non fa eccezione, inoltre è la prima di un ciclo dedicatogli. Nel 2018 Barbara Baccalà ha affidato alla Fondazione Matasci le opere realizzate dall’artista che sono ora conservate presso Il Deposito.
La mostra, accompagnata da un agile catalogo, è visitabile tutte le domeniche, dalle 14 alle 18. Per informazioni consultare il sito www.matasci-vini.ch o scrivere a arte@matasci-vini.ch.