Si è spenta venerdì scorso a Milano all'età di 89 anni. Nel 2021, il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona le aveva dedicato una mostra
Affascinata dalle combinazioni che si possono ottenere lavorando con scrittura e disegni – una ricerca che è diventata il tratto distintivo della sua opera – l'artista italo-tedesca Irma Blank è morta venerdì scorso a Milano all'età di 89 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla Galleria P420 di Bologna (Emilia-Romagna), che nel 2013 aveva ospitato la mostra dal titolo ‘Senza Parole’, ripercorrendo l'intera carriera di Blank.
Nata a Celle, in Germania, nel 1934, Blank si trasferisce in Italia negli anni Cinquanta, stabilendosi nel 1955 in Sicilia, a Siracusa, e dal 1973 a Milano, dove da allora ha sempre vissuto e lavorato. Lo sradicamento geografico, culturale e linguistico, costituisce la base del suo lavoro, facendo di lei una pioniera della relazione tra arte concettuale, linguaggio e segno. Dagli anni Sessanta Blank, inizia a esporre opere in cui ha indagato forme e senso della scrittura, in una ricerca linguistica sul segno germinata nell'ambito dell'arte concettuale e rimasta coerente nel corso dei decenni.
Realizzando che "non esiste al mondo la parola giusta", Blank inizia a lavorare su una prima serie di opere introspettive, ‘Eigenschriften (self-writings, 1968-1973)’ che rappresenta l'inizio di una ricerca artistica che la accompagnerà per tutta la vita, fondata su calligrafie inventate e spogliate dagli obblighi del significato. Espungendo dal segno ogni significato attraverso la sua reiterata ripetizione, Blank lo trasforma in forma silenziosa e introspettiva, come attestano i cicli successivi ‘Trascrizioni’ (1973-79), ‘Radical writings’ (primi anni Ottanta - primi anni Novanta) e i più recenti ‘Avant-testo’, ‘Hyper-Text’ e ‘Global writings’.
Presenti in importanti collezioni private e pubbliche (Museo del Novecento di Milano; Museion di Bolzano, nel Trentino-Alto Adige; Mart di Rovereto, pure nel Trentino-Alto Adige), le sue opere sono state esposte in importanti mostre personali (al Padiglione d'arte contemporanea di Milano nel 1992; al Capc di Bordeaux (Francia) nel 2020; al Museo civico Villa dei Cedri di Bellinzona nel 2021; e alla Fondazione Ica di Milano nel 2022) e collettive (Documenta 6 a Kassel, in Germania; e la 38esima Biennale Arte di Venezia nel 1978).