architettura

A Xu Tiantian l’ottava edizione dello Swiss Architectural Award

La giuria presieduta da Mario Botta ha attribuito all’unanimità il premio internazionale all’architetta cinese per il suo lavoro ‘preciso e poetico’

Xu Tiantian
(Xu Meng)
20 dicembre 2022
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Xu Tiantian è la vincitrice dell’ottava edizione dello Swiss Architectural Award, il premio internazionale di architettura che ha cadenza biennale ed è promosso, dal 2018, dalla Fondazione Teatro dell’architettura di Mendrisio (Tam), parte del circuito dell’Accademia dell’architettura e dell’Università della Svizzera italiana (Usi). La giuria – presieduta da Mario Botta, con Walter Angonese (Usi-Accademia di architettura), Stéphanie Bru (Studio Bruther, Parigi, vincitrice dell’ultima edizione del Premio), Dieter Dietz (Politecnico di Ginevra) e Tom Emerson (Politecnico di Zurigo) – ha attribuito all’unanimità il riconoscimento a Tiantian, che è stata una dei 26 candidati al premio, provenienti da ben quattordici Paesi del mondo intero.

Le tre opere presentate dalla fondatrice dello studio cinese DnA - Design and Architecture, sono situate nelle contee di Songyang e Jinyun, un’area rurale della provincia cinese di Zhenjang distinta per un paesaggio quasi incontaminato, tuttavia minacciato dal fenomeno dello spopolamento. Le valorizzazioni piuttosto recenti del ponte Shimen sul fiume Songyn, della fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai, delle cave di Jinyun "hanno convinto la giuria per il felice connubio tra le istanze civiche che li animano (poiché volti a servire le comunità locali) e la qualità dell’architettura proposta, caratterizzata da una spiccata attenzione al contesto, da un’attitudine precisa e poetica al tempo stesso, e dall’operare al crocevia di scale e temi diversi, tra architettura e infrastruttura, tra permanente ed effimero, tra riuso e intervento ex-novo", così ha motivato la sua scelta la giuria del premio. I giurati hanno riconosciuto nel lavoro di Tiantian "piena consonanza con gli obiettivi dello Swiss Architectural Award, premio che si propone di favorire il dibattito pubblico sul ruolo dell’architettura nella società contemporanea, ancora più urgente nell’attuale periodo di crisi", riporta il comunicato stampa.

L’architetta natia di Fujian (vi è nata nel 1975) da tempo è infatti impegnata nel processo di rivitalizzazione della Cina rurale, dal punto di vista sociale, economico e culturale, con un approccio olistico operando secondo una concezione di microintervento, o meglio realizzando "agopunture architettoniche". Vincitrice di numerosi riconoscimenti nel campo – WA China Architecture Award (2006); Young Architects Award (2008); Moira Gemmill Prize for Emerging Architecture (2019) –, Tiantian ha conseguito il Bachelor alla Tsinghua University di Beijing e il Master of Architecture in Urban Design alla Harvard University Graduate School of Design. Dopo un’esperienza vissuta negli Stati Uniti e in Olanda, all’Office for Metropolitan Architecture (detto Oma), l’architetta torna a Pechino e fonda lo studio DnA.

Rivitalizzare

Gli interventi di Tiantian e dell’équipe del suo studio si inseriscono nel tessuto rurale e nell’ambiente circostante con leggerezza ed efficacia, basti solo pensare al progetto del 2016-2017 di riuso del ponte Shimen, un luogo di transito che si è trasformato in una "piattaforma panoramica sul fiume e sulla diga di Wuyang", si legge sul portale dello studio DnA. Il ponte oramai caduto in disuso è stato valorizzato e coperto in parte con una struttura in legno: oltre a essere un luogo di riposo, è anche utilizzato come passaggio pedonale e spazio pubblico di ritrovo.


Wang Ziling
Riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin

Il secondo progetto presentato al concorso è la rivitalizzazione della fabbrica di tofu nel villaggio tradizionale di Caizhai (2017-2018): l’operazione ha riguardato gli spazi di produzione – entità economica collettiva del villaggio –, affinché fossero in linea con gli standard di certificazione. A quei luoghi sono state integrate strutture aperte ai visitatori, per dare loro la possibilità di osservare il processo tradizionale di elaborazione del tofu ("il migliore della contea", riporta il sito di DnA). La fabbrica diviene così spazio produttivo ed espositivo del patrimonio storico-tradizionale del villaggio.


Wang Ziling
Riuso delle cave di Jinyun

Terzo progetto preso in considerazione è l’intervento di riuso delle cave di Jinyun (2021-2022): il lavoro di riqualifica è stato progettato per spazi discontinui, poiché scavati secondo esigenze minerarie. La variegata conformazione degli ambienti non è stata un limite, al contrario, per Tiantian e il suo team ha significato poter lavorare con un potenziale creativo non indifferente. Da un paesaggio in rovina, la trasformazione delle cave è stata realizzata attraverso interventi minimi con materiali locali, cercando di non snaturare la struttura. Il risultato è un nuovo spazio pubblico valorizzato, aperto alle persone e alla cultura.


Wang Ziling
Fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai

La cerimonia

La cerimonia di premiazione dell’ottava edizione – ben centomila franchi l’ammontare del premio – si svolgerà il 4 maggio 2023 nei locali dell’auditorio del Tam. In quell’occasione, una mostra esporrà gli oltre venti progetti candidati al concorso.

In chiusura, lo Swiss Architectural Award, lo ricordiamo con il comunicato, "intende promuovere un’architettura attenta a questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee e mira a favorire il dibattito pubblico e disciplinare. Il Premio è attribuito ad architetti di età non superiore ai 50 anni (nell’anno in cui il Premio è di volta in volta bandito), senza distinzione di nazionalità, che abbiano realizzato almeno tre opere significative". (www.tam.usi.ch)