Il Musée & École custodirà la più grande collezione al mondo, aprirà nel 2026 e sorgerà nell’edificio di Air France, situato nell’Esplanade des Invalides
Da Borgonovo di Stampa, nel Cantone dei Grigioni, alla capitale francese. Un museo intitolato al grande artista svizzero di lingua italiana Alberto Giacometti (1901-1966) vedrà la luce nel 2026 a Parigi: il Musée & École Giacometti sorgerà nell’edificio storico di Air France situato nell’Esplanade des Invalides e si dipanerà anche nei sotterranei. L’annuncio è stato dato dalla Fondazione Giacometti, istituita nel 2003 a Parigi per volontà della vedova del pittore e scultore Annette Giacometti.
La nuova struttura riunirà la più grande collezione al mondo delle opere dell’artista e al tempo stesso ospiterà una scuola creativa per i nuovi talenti dell’arte. Il primo museo intitolato a Giacometti sarà progettato dall’architetto francese Dominique Perrault.
Situato sotto l’Esplanade des Invalides, il complesso si estenderà su seimila metri quadrati di superficie. Il museo presenterà una collezione permanente e un’esposizione a rotazione delle circa diecimila opere di Giacometti raccolte dalla fondazione (sculture in gesso e bronzo, dipinti, disegni, oggetti d’arte decorativa), "la maggior parte delle quali non è attualmente accessibile al pubblico", ha sottolineato Catherine Grenier, direttrice della Fondazione. Ma saranno allestite anche esposizioni d’arte moderna e contemporanea "in linea con lo spirito" dell’artista svizzero e "una scuola di creazione non professionale aperta a tutti", ha aggiunto Grenier.
L’artista svizzero aveva già un piccolo museo, nato nel 2018, l’Istituto Giacometti, creato nel 14° Arrondissement di Parigi dalla Fondazione Alberto e Annette Giacometti. Contiene una collezione di 95 dipinti, 260 bronzi, 550 gessi, migliaia di disegni e incisioni, archivi così considerevoli e gran parte della biblioteca dell’artista. Ma, proprio per mostrare la collezione i 350 metri quadrati situati in Rue Victor-Schœlcher, in un palazzo Art Deco nel quartiere di Montparnasse, si sono rivelati angusti, a causa del successo delle mostre allestite dalla Fondazione e della notorietà in costante crescita dell’artista. Da qui la decisione di creare un vero e proprio museo di grande ampiezza.