Arte

La somma degli anni

Tutti vogliono invecchiare, ma nessuno vuole essere vecchio

23 marzo 2018
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“Tutti vogliono invecchiare, ma nessuno vuole essere vecchio”. Questa frase intrisa di amara ironia la potete trovare, insieme a molte altre, nel libro di Renata Pucci di Benisichi intitolato Per un buon uso della vecchiaia.


Mi è tornata in mente leggendo il nuovo libro che Francesca Rigotti, docente dell’Usi, ha appena pubblicato per Einaudi: De senectute, con il quale affronta il tema della vecchiaia, in particolar modo dal punto di vista delle donne. Che cosa significa invecchiare? E cosa significa invecchiare per una donna?


Fin dall’antichità, nel mito e nella letteratura la figura dell’anziano è stata legata a qualcosa di negativo, come se la vecchiaia fosse solo la perdita della giovinezza e la somma degli anni fosse piuttosto una sottrazione di dignità. “La vecchiaia non è una colpa, ma soprattutto la giovinezza non è un merito”, afferma la Rigotti.


La donna anziana in particolare è quasi sempre stata raffigurata con disgusto, come un essere umano che abbia perso qualunque valore avendo perso la sua funzione primaria, quella della riproduzione. Commentando gli autori antichi, gli autori moderni e contemporanei l’autrice fa emergere questi e altri pregiudizi che a mano a mano sono stati costruiti contro la donna e in particolar modo contro la donna vecchia.


Particolare significato ha per la donna la perdita della bellezza che, più difficilmente che per l’uomo, viene compensata dalla saggezza e autorevolezza acquisite con l’età. Ma nel saggio vengono trattati anche altri importanti aspetti, come l’amore, l’amicizia la sessualità.


Ora, se state pensando che questo libro si rivolga, dunque, alle donne, specie a quelle di una certa età, beh, vi state sbagliando. Lasciate che vi racconti che cosa significa leggere questo libro per un uomo giovane: al principio bisogna fare i conti con i pregiudizi che, anche se razionalmente non condividiamo, sono talmente radicati nella nostra cultura da averci comunque influenzati, in qualche modo. Chi di noi non ha mai detto la frase “è ancora una bella donna”? Ma è andando avanti nella lettura che abbiamo la sorpresa. Leggere questo libro significa entrare in un mondo che tutti noi (maschietti) dovremmo cercare di comprendere meglio. Anche solo per capire che cosa pesa sulle spalle delle nostre madri.


E non bisogna dimenticare mai l'importanza dell'esperienza: ho sempre amato ascoltare quel che le persone anziane hanno da raccontare, e forse questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a diventare un libraio: perché in libreria le storie più interessanti le scopri anche ascoltando la gente, non solo aprendo i libri…

L’Autrice presenterà il libro nella Hall del LAC giovedì 29 marzo alle ore 18.
Interverrà Fabio Merlini, direttore regionale IUFFP-Lugano.

De senectute
di Francesca Rigotti
Einaudi, 2018
111 pagine