Ticino

‘Sicurezza, pronti ad affrontare le sfide’

Così Tommaso Righenzi, comandante del Battaglione fanteria montagna 30. La grande unità di lingua italiana ha concluso il corso di ripetizione

Si torna a casa
29 gennaio 2025
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Con la cerimonia di riconsegna della bandiera, il Battaglione fanteria di montagna 30 ha concluso oggi il corso di ripetizione, edizione 2025, nella Svizzera orientale. In concomitanza con il World economic forum (Wef) di Davos, l'unico battaglione di fanteria di lingua madre italiana si è esercitato in queste settimane per rafforzare le capacità di difesa.
L'obiettivo dell'Esercito, evidenzia l’unità grigioverde in una nota, è di riacquisire e rafforzare le competenze di difesa. Per assolvere questo compito, i membri del battaglione fanteria di montagna 30 “si sono esercitati sulle piazze d’armi della Svizzera orientale utilizzando moderni sistemi di simulazione”. Sono ad esempio stati istruiti all’utilizzo di droni,di nuove armi di difesa anticarro, di sistemi di visione notturna ed equipaggiamenti arrivati di recente in dotazione alle forze armate. “Ogni soldato del Trenta deve indossare la divisa con orgoglio, consapevole della sua importanza e del suo ruolo nel preservare la sicurezza e la sovranità del nostro Cantone e del nostro Paese”, ha affermato, citato nel comunicato, il comandante del battaglione, il tenente colonnello Smg Tommaso Righenzi, rivolgendosi alla truppa: “Oggi siamo consapevoli delle sfide che ci aspettano, ma ci rafforza la certezza che saremo in grado di affrontarle con la stessa determinazione e lo stesso spirito di sacrificio, come tutti coloro che ci hanno preceduto e che prima di noi hanno prestato servizio sotto la nostra bandiera”.