Lascia la carica per motivi di salute. La comunicazione è stata fatta questa mattina alla segreteria del Gran Consiglio
Altro scossone per la giustizia ticinese. Mauro Ermani si è dimesso dalla carica di giudice di appello. A dare la notizia, con uno scritto inviato questa mattina ai media, è il suo legale Luigi Mattei. A spingere Ermani a prendere questa decisione è stato “il sensibile peggioramento delle sue condizioni di salute, intervenuto in queste settimane, dopo aver fatto ogni sforzo e dedicato ogni energia per assicurare il prosieguo dell’attività giudiziaria nei difficili mesi che hanno preceduto la fine dell’anno, assolvendo a tutti i gravosi impegni in agenda”.
Le dimissioni sono state consegnate questa mattina al segretario generale del Gran Consiglio. Nella missiva di Ermani si chiede che “tali dimissioni possano esplicare i loro effetti nel più breve tempo possibile”. Questo perché “si tratta di una scelta radicale e definitiva, fatta per il bene del Tribunale medesimo, cui non gioverebbe certo un giudice in carica e tuttavia inabile al lavoro per un periodo non ancora determinabile ma sicuramente significativo, soprattutto nella attuale delicata situazione”.
La rinuncia di Ermani, presidente del Tribunale penale cantonale, segue di alcune settimane la destituzione da parte del Consiglio della magistratura dei giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti. Destituzione che si inserisce nel ‘caos Tpc’ all'interno del quale è coinvolto anche lo stesso Ermani.