Dopo le due destituzioni, la Commissione amministrativa sonda la disponibilità a operare provvisoriamente al Tribunale penale
“Vogliamo risolvere la situazione in tempi celeri, idealmente entro la fine di questa settimana: i cittadini, gli imputati, le vittime di reato e i loro avvocati si aspettano una risposta”. Così ieri ai giornalisti il presidente del Consiglio della magistratura Damiano Stefani dopo l’audizione dell'organo di vigilanza sul sistema giudiziario cantonale davanti alla commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’. Un’audizione programmata da tempo ma tenutasi pochi giorni dopo la decisione del Cdm di destituire con effetto immediato i giudici del Tribunale penale cantonale Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti in relazione al ‘caos Tpc’. Decisione che i due interessati hanno preannunciato di impugnare dinanzi alla Commissione di ricorso sulla magistratura, chiedendo anzitutto l’effetto sospensivo.
A Palazzo di giustizia ci si sta comunque attivando, come indicato da Stefani, per garantire l’operatività del Tribunale penale – sezione del Tribunale d’appello (Tda) – rimasto con tre giudici ordinari. Concretamente, la Commissione amministrativa del Tda ha interpellato tutti gli altri giudici ordinari del Tribunale d’appello per sapere, al più presto, se vi è qualche magistrato disposto a operare transitoriamente come giudice a tempo pieno in seno al Tribunale penale cantonale o a fungere, in caso di richiesta nella composizione delle corti, quale giudice a latere. Una disponibilità che dipende anche dall’onere di lavoro delle Camere del Tda in cui sono attivi i vari magistrati d'Appello. Sarebbe forse auspicabile, anche per una questione di trasparenza, che, qualora la supplenza non possa essere regolata internamente al Tribunale d'appello, venissero interpellati tutti gli altri magistrati a tempo pieno prima di far capo a persone esterne all'ordine giudiziario.
Le varie opzioni per assicurare il funzionamento del Tribunale penale nell’immediato futuro sono al vaglio della Commissione amministrativa, del Cdm, della direzione del Tpc e della Divisione della giustizia del Dipartimento istituzioni. Opzioni che dovranno tener conto anche della sentenza che verrà pronunciata sul ricorso dei due giudici destituiti, ma ancor prima della decisione sul conferimento o meno dell'effetto sospensivo al ricorso.