Ticino

La scuola in protesta contro mancato carovita e futuri tagli

Il 20 dicembre previste diverse azioni di protesta. ‘A chiudere la scuola, come fa il Cantone per compensare il carovita, ci perdono tutti’

Le sedi resteranno aperte
(Ti-Press)
13 novembre 2024
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Una giornata di protesta, le cui forme andranno definite prossimamente, per segnalare il proprio disappunto contro le misure di risparmio del governo, in particolare il mancato riconoscimento del carovita che per quest’anno verrà compensato con un contributi di 400 franchi una tantum e due giornate di congedo straordinarie (il 20 dicembre e il 7 gennaio). È quanto hanno deciso di indire, proprio il 20 dicembre, gli attori del mondo della scuola. “A chiudere la scuola ci perdono tutti”, afferma la risoluzione del collegio docenti del liceo di Bellinzona. Il Movimento della Scuola, che coordina l’azione di protesta, afferma sul suo sito che l’elenco delle sedi e le forme di manifestazione sono in aggiornamento e variano da una sede all’altra. Molti istituti scriveranno ai genitori per spiegare le motivazioni della protesta. Altri invieranno una missiva pure al Consiglio di Stato. “Abbiamo ritenuto particolarmente inadeguata l’elargizione di due giorni di vacanza ai dipendenti statali e, quindi, anche al corpo docente. Crediamo che una soluzione del genere sia profondamente problematica, da un lato perché incapace di porre un qualsivoglia rimedio alla perdita salariale, dall’altro perché indice di una concezione del servizio pubblico, e più in particolare della scuola, che svilisce essenzialmente il nostro mestiere”, affermano i docenti del liceo di Bellinzona. Al liceo Lugano 1 si critica anche il Preventivo 2025: “Prendiamo atto con amarezza delle nuove proposte di risparmio annunciate con la presentazione del Preventivo, che porterebbero a un ulteriore indebolimento del servizio pubblico, in particolare di quello educativo assegnato alla scuola”.