Ticino

Finanze cantonali, confermato il disavanzo di 104 milioni

Lo evidenzia il rendiconto intermedio di fine settembre del governo. La stima resta in linea rispetto al preconsuntivo di fine giugno

‘Il risultato prospettato per il 2024, salvo importanti eventi favorevoli, sarà negativo’
(Ti-Press)
13 novembre 2024
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Il rendiconto intermedio di fine settembre del governo conferma un disavanzo stimato intorno ai 104 milioni di franchi, 104,2 per la precisione. La stima resta in linea rispetto al rendiconto intermedio di fine giugno che segnava -104,4 milioni, in leggero miglioramento a fronte dei -111,5 milioni di franchi del precedente preconsuntivo. L’aggiornamento dell’andamento delle finanze cantonali a fine settembre è dunque sostanzialmente allineato con il risultato del precedente preconsuntivo riferito ai primi sei mesi dell’anno, restando quindi importante.

I dati

Nel dettaglio, si legge in una nota del governo, “rispetto al preventivo 2024 l’aggiornamento del disavanzo d’esercizio evidenzia da un lato maggiori spese per 68,4 milioni di franchi e dall’altro maggiori ricavi per complessivi 95 milioni di franchi. Per quanto attiene alle spese, viene illustrato, l’aumento previsto è determinato in particolare, per quanto concerne i contributi, dalla spesa non preventivata di 40,7 milioni di franchi relativa ai contributi per persone con statuto S (profughi ucraini; compensati da contributi federali), da maggiori contributi nel settore dell’asilo per 13,9 milioni di franchi a seguito dell’aumento di rifugiati e da un incremento di 4 milioni di franchi delle prestazioni complementari Avs/Ai.

Il governo segnala poi un incremento a oggi quantificabile in 10 milioni di franchi della spesa del personale conseguente alla crescita della spesa per il personale docente (+2,5% rispetto alla cifra a preventivo) e di 6,7 milioni dei riversamenti a titoli di computo globale d’imposta e di 6,6 milioni delle spese per interessi. Diminuiscono d’altro canto di 10 milioni i contributi per la partecipazione al premio assicurazione malattia (15 milioni in meno per la partecipazione al premio assicurazione malattia per beneficiari Pc Avs/Ai, ai quali si contrappongono 5 milioni in più per la Ripam ordinaria) e di 4,5 milioni ciascuno sia per i contributi comunali, a seguito della mancata proroga della riduzione del coefficiente d'imposta cantonale, sia per i contributi per l’accordo universitario intercantonale.

Sul fronte dei ricavi, il comunicato evidenzia, considerate le ultime previsioni congiunturali del mese di ottobre e l’avanzamento delle tassazioni emesse, un miglioramento dei gettiti fiscali per 51,5 milioni di franchi (10,5 milioni in più rispetto al precedente preconsuntivo), maggiori entrate dalle imposte alla fonte (+5 milioni), della quota Ifd sull’anno corrente (+3 milioni) e dall’imposta sugli utili immobiliari (+2 milioni).

Crescono poi, a seguito delle spese non preventivate indicate in precedenza, di 38,6 milioni di franchi i contributi della Confederazione per il settore dell’asilo (46,8 milioni considerando solo i contributi per persone con statuto S). Si segnala infine un incremento di 4,8 milioni di franchi delle devoluzioni allo Stato, di 2,7 milioni di franchi delle imposte sulle automobili, di 2,4 milioni di franchi della ripresa dai Comuni sul contributo di livellamento, di 2 milioni delle tasse degli uffici di esecuzione e fallimento, di 1,4 milioni i recuperi di stipendi e di 1,2 milioni di franchi della partecipazione sulla tassa sul traffico pesante. Diminuiscono d’altro canto di 10 milioni di franchi le imposte di successione e donazione e di 7,5 milioni di franchi le tasse d’iscrizione al registro fondiario. Si riducono poi di complessivi 4,9 milioni i contributi federali per spese d’esercizio nei settori delle strade nazionali e della formazione professionale, di 2,6 milioni di franchi i contributi comunali alle imprese di trasporto e di 2 milioni quelli per l’assistenza.

Non da ultimo, rende attenti il governo, “i dati presentati con questo preconsuntivo sono da considerare con cautela, non solo perché provvisori, ma anche in relazione alle incertezze e alla volatilità del momento. Gli stessi mostrano che il risultato prospettato per il 2024, salvo importanti eventi favorevoli, sarà negativo”.

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