Swiss Medical Network (Smn) ha acquisito Pds Medical, che in Ticino gestisce dieci studi con il marchio Centromedico. La visione: ‘Serve più mercato’
Swiss Medical Network (Smn) ha acquisito Pds Medical, che in Ticino gestisce dieci studi medici con il marchio Centromedico. L'operazione, i cui dettagli finanziari non sono stati resi noti, getta le basi per una nuova rete sanitaria regionale integrata in Svizzera. Modellata sul modello del Réseau de l'Arc, sito a Saint-Imier, nel Giura bernese, Smn è la prima organizzazione di questo tipo a concentrarsi su un'assistenza preventiva e completa per i pazienti lungo tutto il loro percorso di cura, la futura nuova organizzazione opererà con il nome di Rete Sant'Anna. L'annuncio è stato dato oggi dalla società madre di Smn, Aevis Victoria, in un comunicato stampa. Seguendo l'esempio del Réseau de l'Arc, il piano sanitario Viva, che comprende l'assicurazione sanitaria di base, sarà disponibile in Ticino dal 1° gennaio. Pds Medical, che ha generato un fatturato di 42 milioni di franchi l'anno scorso, ha dieci studi medici nel cantone a sud delle Alpi e fornisce una parte essenziale dell'assistenza medica di base alla popolazione ticinese, stando alla nota.
“Tra 5 anni avremo fatto una rivoluzione in Svizzera, la rivoluzione della sanità”. È la promessa fatta, intervistato nelle scorse settimane da ‘laRegione’, da Antoine Hubert, patron del Gruppo Swiss Medical Network, la rete svizzera di ospedali e cliniche private che ha anche tre strutture in Ticino (Ars Medica di Gravesano, Sant’Anna di Sorengo e il Centro medico Blenio). “La sanità va gestita in modo manageriale, i costi aumentano perché non c’è concorrenza” affermava Hubert portando l’esempio della chirurgia laser agli occhi, non regolamentata. “Venti anni fa costava 15mila franchi, oggi 1’200 a occhio. Quando c’era troppa offerta, il mercato ha regolato l’attività: alcuni hanno chiuso, altri hanno raddoppiato il fatturato. Quello che manca nella sanità è il mercato”. Continuava sempre Hubert, “oggi chi ha un problema va al Pronto soccorso, dove si fanno test, analisi... Se l’ospedale gestisse la rete, compresi i centri medici, potrebbe offrire cure più vicine alla popolazione, spendendo meno. Nel modello di cure integrate, ad esempio, gestiamo dall’ospedale anche le cure a domicilio. Appena è possibile accompagniamo il paziente a casa, dove costa al massimo 300 franchi al giorno. All’ospedale costa da 800 a mille franchi”.