Il documento verrà presentato a oltre un centinaio di addetti ai lavori. Incontro organizzato dal Dipartimento istituzioni
Uno strumento di riferimento “per quanto riguarda l’esame e l’organizzazione delle relazioni personali dei minori nei casi di violenza domestica”. È la guida ‘Contatti dopo la violenza domestica’, pubblicata dalla Conferenza svizzera contro la violenza domestica. In Ticino verrà presentata domani pomeriggio all’Auditorium del Centro professionale tecnico di Lugano-Trevano. Il momento informativo e formativo è organizzato dalla Divisione giustizia del Dipartimento istituzioni tramite il coordinamento istituzionale in ambito di violenza domestica, con il contributo del Gruppo di accompagnamento permanente in ambito violenza domestica designato dal Consiglio di Stato e del Dipartimento della sanità e della socialità. È destinato agli “addetti ai lavori”: ne sono attesi oltre centocinquanta.
La Guida è stata realizzata dalla Scuola universitaria professionale di Lucerna, dietro mandato della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei Dipartimenti cantonali di giustizia e polizia e della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali. Il documento, spiega il Dipartimento istituzioni in una nota, “risponde a una serie di specifiche misure del Piano d’azione nazionale per l’applicazione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, inserendosi quindi quale misura d’intervento del Piano d’azione cantonale sulla violenza domestica presentato dal Consiglio di Stato nel 2021”. Piano d'azione che mira anche a rafforzare la collaborazione e il coordinamento fra i vari enti che si occupano a vario titolo di un fenomeno che non risparmia certo il Ticino, come attesta il numero di interventi della polizia
All’Auditorium del Centro professionale tecnico di Lugano-Trevano interverranno fra gli altri, quali relatrici, Marina Lang, psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice del Centro competenza violenza della Polizia cantonale; Sabrina Brondolo, medico psichiatra e psicoterapeuta, docente della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana; e Maria Galliani, avvocato e già procuratrice pubblica dal 1996 al 2008, periodo nel quale è stata anche procuratrice generale aggiunta.