laR+ LA MOZIONE

‘Le sigarette elettroniche monouso siano vietate’

“Le sigarette elettroniche monouso dette ‘puff’ devono essere proibite sul territorio del Canton Ticino”. A chiederlo è una mozione che vede prima firmataria la deputata del Centro Maddalena Ermotti-Lepori e il sostegno di altre cinque firme che arrivano da cinque differenti partiti.

Nel giro di vent’anni, si legge nella mozione, “la sigaretta elettronica si è affermata non solo come sostituto del tabacco tradizionale, ma anche come nuovo prodotto che crea dipendenza”. Non solo negli adulti, “c’è il chiaro intento di far breccia tra bambini e adolescenti”.

E qui cominciano i problemi per Ermotti-Lepori, perché “le ‘puff’ attualmente sul mercato contengono sempre aromi e spesso nicotina sotto forma di sali. E i sali di nicotina (di cui non conosciamo ancora la pericolosità), rendono dipendenti con maggior facilità”. Non solo parte della politica è in allerta, ma anche “gli ambienti della prevenzione del tabagismo sono preoccupati dall’aumento del rischio di dipendenza da questa sostanza, soprattutto tra i giovani, il cui cervello è ancora in formazione”.

Davanti anche all’allarme diffuso da alcuni medici, per Ermotti-Lepori “è dunque urgente che il mondo della politica affronti seriamente la situazione e agisca di conseguenza. Considerati la rapida diffusione di questi prodotti particolarmente nocivi per la salute dei (pre)adolescenti e il reale problema ecologico che essi rappresentano, è opportuno (in attesa di auspicati divieti a livello federale) adeguare la legge cantonale vietando la vendita delle ‘puff’. Abbiamo il dovere di reagire rapidamente, perché questo fenomeno è una bomba a orologeria per la salute dei nostri giovani”.

A livello federale, viene riportato ancora nella mozione, “è stata presentata una proposta di divieto, ma il parere del Consiglio federale non è soddisfacente visto che propone invece di tassare le sigarette elettroniche e vietarne la vendita solo ai minori”. Il divieto, per Ermotti-Lepori dev’essere generalizzato e senza età. Come nel Canton Giura, “dove il 4 settembre di quest’anno il Gran Consiglio ha approvato, con 55 voti contro 2, una mozione che chiede il divieto di vendita, mentre nel Canton Vaud è stata recentemente presentata una mozione in tal senso”.