Il 2024 è stato (finora) un anno decisamente senza problemi di siccità per i fiumi ticinesi, anzi. Dopo le difficoltà degli scorsi anni, in particolare le scarse precipitazioni dell’estate 2022, i nostri corsi d’acqua hanno potuto godere di deflussi molto abbondanti in primavera. “Come nei tre mesi precedenti, anche il secondo trimestre del 2024 è risultato molto umido in tutto il cantone, con alcune differenze regionali”, scrive l’Ufficio di statistica. “Ad aprile, sebbene le precipitazioni siano state inferiori alla media, i deflussi si sono attestati tra il 160 e il 220% della media. Questo grazie anche alle precipitazioni registrate il 30 e 31 marzo”. Il fiume Tresa, ed esempio, ha mantenuto livelli elevati per tutto il mese di aprile, con una media di 48 metri cubi al secondo, oltre il doppio della norma.
Un importante contributo è arrivato dalla tanta neve caduta in quel periodo. “A inizio aprile si sono registrati importanti accumuli di neve fresca sopra i 1’500-1’800 metri d’altezza”. In tutto il Ticino, secondo i dati forniti dall’Istituto Slf di Davos, la neve ha raggiunto ad aprile un valore superiore del cinquanta per cento rispetto alla norma.
Precipitazioni abbondanti che, come prevedibile, hanno avuto conseguenze anche sul livello dei laghi. “Tra fine marzo e inizio aprile il lago Maggiore è salito di oltre un metro in tre giorni, superando i 195 metri e restando sopra la media per tutto il periodo. Il lago di Lugano, invece, ha avuto oscillazioni maggiori”.