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Cure a domicilio, uno stop a nuovi infermieri privati

Il Consiglio di Stato per frenare i costi vuole introdurre una moratoria e non concedere ulteriori autorizzazioni a fatturare a carico della Lamal

(Ti-Press)
4 luglio 2024
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Il Consiglio di Stato non vuole rilasciare nuove autorizzazioni a infermieri privati e organizzazioni di assistenza e cure a domicilio per poter esercitare a carico della Lamal, la Legge federale sull’assicurazione malattia. Il governo vuole quindi sfruttare lo strumento in vigore a livello federale dal 1° luglio di quest’anno, che permette appunto ai cantoni di adottare una moratoria nel settore delle cure a domicilio nel caso in cui i costi in questo settore aumentino a livello cantonale in misura maggiore rispetto alla media svizzera.

Il Ticino rientra decisamente tra questi casi, come scrive il Consiglio di Stato nel suo messaggio, la spesa media ticinese per assicurato nel settore delle cure a domicilio è tra le più alte a livello nazionale e ha registrato, nell'ultimo decennio, il tasso di crescita più elevato di tutta la Svizzera (+153% in Ticino e +85% in Svizzera). Durante lo stesso periodo, i servizi privati di assistenza e cura a domicilio e gli infermieri indipendenti attivi nel nostro Cantone sono all’incirca triplicati.

Per l’Esecutivo – che ha messo in consultazione nelle scorse settimane la proposta ottenendo tra gli attori del settore un ampio sostegno – la situazione è quindi chiara: “I presupposti per l’applicazione della moratoria sono quindi adempiuti e il Governo intende far uso di questa nuova misura di controllo della spesa”. Anche perché il provvedimento ha effetto peraltro non solo sui costi a carico della Lamal, e quindi dei premi di cassa malati, ma pure di Cantone e Comuni, tenuti a versare il finanziamento residuale, in aggiunta ai contributi della Lamal, nella misura rispettivamente del 20% e del 80%.

Effetti positivi sui costi quindi, ma non solo. “Anche se non permette di intervenire sul volume delle prestazioni erogate dai fornitori di prestazioni già autorizzati, la nuova misura potrà comunque avere una certa efficacia, non da ultimo per frenare l’emorragia di personale infermieristico dalle strutture stazionarie, preoccupazione rilevata anche nelle risposte alla consultazione”, scrive il governo.