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Caso Gobbi, il governo chiede alla Pretura l'accesso agli atti

Le verifiche amministrative per ora nei confronti dell'agente scagionato. Inchiesta disciplinare sospesa, in attesa del processo, per gli altri due.

Oltre al penale
(Ti-Press)
27 giugno 2024
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Il procuratore generale Andrea Pagani ha intimato lunedì alle parti le proprie decisioni in relazione all’incidente che ha coinvolto lo scorso novembre sulla A2 in Leventina il consigliere di Stato Norman Gobbi, emanando un atto d’accusa per l’ipotesi di favoreggiamento a carico di due agenti della Cantonale (il sottufficiale superiore di Gendarmeria di picchetto la sera del sinistro e il capogruppo quella notte in servizio) – con deferimento di entrambi alla Pretura penale – e un decreto d’abbandono nei riguardi di un terzo poliziotto sempre della Cantonale (l’ufficiale che quella sera era di picchetto). Ebbene, nella seduta di ieri il Consiglio di Stato ha scritto alla Pretura penale – alla quale il pg, chiusa l’inchiesta, ha trasmesso il fascicolo – chiedendo l’accesso agli atti del procedimento penale. Questo per gli accertamenti di natura disciplinare, di competenza del governo.

Stando a quanto da noi appreso, l’istanza dell’Esecutivo concerne per ora l’ufficiale scagionato dal pg. Chiarita la sua posizione sul piano penale, si tratta ora di verificarla dal profilo amministrativo. Per gli altri due poliziotti l’inchiesta disciplinare è invece sospesa in attesa dell’esito del processo.

Sulla richiesta del Consiglio di Stato di accesso agli atti deciderà la stessa Pretura.

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