Ticino

Incidente Gobbi, inchiesta verso la chiusura formale

Dagli agenti accusati di favoreggiamento nessuna istanza di complementi istruttori

Per due poliziotti si profila il processo in Pretura penale
(Ti-Press)
20 giugno 2024
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Il termine di dieci giorni per l’eventuale richiesta di complementi istruttori scade oggi. Ma dalle parti, stando a quanto appreso dalla ‘Regione’, non è stata presentata alcuna istanza. Si avvia dunque alla chiusura formale (un comunicato in tal senso del Ministero pubblico è atteso per la prossima settimana) l’inchiesta condotta dal procuratore generale Andrea Pagani sull’incidente, e sulla successiva procedura di constatazione dei fatti da parte della polizia, in cui è rimasto coinvolto il consigliere di Stato Norman Gobbi lo scorso 14 novembre poco dopo la mezzanotte sulla A2 in zona Stalvedro e sul quale non è pendente alcun procedimento penale.

Di recente il pg ha prospettato alle parti le decisioni. E cioè: un decreto di abbandono nei confronti dell’ufficiale della Polizia cantonale di picchetto la sera dei fatti e un atto d’accusa dinanzi alla Pretura penale – per l’ipotesi di reato di favoreggiamento – nei confronti del sottufficiale superiore di Gendarmeria di picchetto la sera dei fatti e del capogruppo in servizio quella notte. Per quest’ultimo, si leggeva ancora nel comunicato diramato dalla Procura l’11 giugno, l’ipotesi di reato “viene prospettata in via principale nella forma della correità, subordinatamente in quella della complicità”. Per il sottufficiale superiore e il capogruppo si profila dunque il processo. Difesi rispettivamente dagli avvocati Maria Galliani e Roy Bay, gli agenti respingono le accuse. L’ufficiale, destinatario del decreto d’abbandono, è difeso dall’avvocato Elio Brunetti.