“Sono oltre quattrocento gli allievi coinvolti con grande successo nei momenti informativi organizzati dalla Lega polmonare ticinese e da Radix Svizzera”. A qualche settimana di distanza dalla campagna di sensibilizzazione legata alla giornata mondiale senza tabacco dello scorso 31 maggio, i partner ticinesi nella lotta al tabagismo tirano le somme delle attività di promozione della salute svolte in alcune scuole superiori del cantone, negli ambulatori di tabaccologia degli ospedali dell’Eoc e su diversi canali social del web. L’attenzione della giornata, si legge in una nota della Lega polmonare ticinese, “era rivolta all’esplosione del consumo di sigarette elettroniche tra i giovani, complice il forte impatto dell’industria del tabacco”. Con l’intento comune proclamato anche quest’anno dall’Organizzazione mondiale della sanità di proteggere ragazzi e ragazze dall’interferenza dell’industria del tabacco, gli incontri informativi hanno avuto luogo presso il Liceo cantonale e la Scuola cantonale superiore di commercio di Bellinzona, i Centri professionali tecnici di Trevano, Bellinzona, Locarno e il Centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano.
Lo scorso 29 maggio l’Ente ospedaliero cantonale, in collaborazione con la Lega polmonare ticinese, ha offerto inoltre la possibilità di una consultazione breve sulla tematica del fumo e la possibilità di effettuare consulenze e test gratuiti. “Sessantanove persone – viene spiegato nel comunicato – hanno potuto misurare la quantità di monossido di carbonio nel loro organismo, settantanove fumatori hanno potuto beneficiare di una consulenza breve personalizzata”. Attraverso la Lega polmonare ticinese, Radix Svizzera italiana, fondazione IdéeSport con il progetto EverFresh, Associazione svizzera non-fumatori e Lega cancro Ticino, con il sostegno del Servizio cantonale di promozione e di valutazione sanitaria, è stata poi promossa una campagna social condivisa con l’hashtag #maforselosaigià e tutta una serie di slogan e video volti a far riflettere su molteplici temi “quali il condizionamento della pubblicità di tabacco e prodotti affini sui giovani e i loro danni all’ambiente, alla salute e all’economia”. Stando alla nota, “migliaia in questo caso gli utenti raggiunti sui canali Facebook, Instagram e LinkedIn di tutti i partner coinvolti, che per il quarto anno consecutivo hanno introdotto, insieme a una grafica rivisitata per includere tutti i prodotti contenenti nicotina, l’ormai riconoscibile hashtag”.