Musica che ti entra nel sangue fin da bambino, danze antiche conservate e tramandate: due storie di chi si porta dentro il suono del Paese di origine
Ci sono ritmi e melodie che affondano le loro radici nella tradizione dei popoli e che si tramandano attraverso le generazioni: non c’è, forse, una nazione o un gruppo etnico che non abbia nella musica una componente imprescindibile del proprio patrimonio culturale. Un bagaglio sonoro che molti portano con sé quando, per scelta o per necessità, si trovano a vivere all'estero.
C’è chi, anche in Ticino, conserva la passione per la musica del Paese d'origine, al punto da lanciarsi in avventure creative. Una passione che, per Afrim Jetaj, impiegato presso La Buona Stampa a Pregassona, è sfociata nell'incisione di una cover di un noto brano di musica kosovara e nella pubblicazione di un video su YouTube dove Afrim, dismessi i panni del fattorino e rilegatore, indossa quelli del cantante accompagnato da ragazze in costume tradizionale.
laRegione
Afrim Jetaj
«Fin da quando ero bambino ho sempre ascoltato e cantato musica kosovara» ci racconta Afrim, arrivato in Ticino nel 1993 insieme alla madre ai fratelli, raggiungendo il padre trasferitosi alcuni anni prima per lavorare. «Il brano, "Me Ty", è di Daim Lala — spiega —: io ho inciso la voce con Roberto Colombo da Hrs Heaven Recording Studio a Massagno, su un arrangiamento creato da L.R. Studio, in Germania, che ha anche eseguito il missaggio, quindi a novembre sono andato in Kosovo a registrare il video che è poi andato su YouTube». Dove, per inciso, la canzone ha già registrato alcune migliaia di visualizzazioni e diversi commenti di approvazione.
Ma come mai, chiediamo, la scelta di incidere un brano di musica kosovara anziché, magari, una hit internazionale di successo? «Perché la musica kosovara, "nostra", ce l'ho nel cuore, l'ho sempre ascoltata: mi dà molta più "carica", molta più allegria rispetto a quella internazionale, soprattutto se si tratta di una band dal vivo. Spesso vado anche a cantare in Svizzera interna, a volte mi ingaggiano anche per i matrimoni: in quel caso cerco dei bravi musicisti, adesso ho fondato un trio per questo tipo di occasioni con un musicista e un'altra cantante. Lì, oltre Gottardo, c’è una scena molto più ampia rispetto al Ticino, con tanti locali che fanno karaoke o musica dal vivo, c’è sempre molta gente che partecipa, tanto che spesso ci sono artisti noti che vengono apposta dal Kosovo».
Se per Afrim la musica del proprio Paese di origine è una passione da esprimere artisticamente, per altri è un modo per mantenere un legame con le proprie radici e tradizioni e tramandarle anche ai più piccoli. È il caso dell'Associazione Culturale Serba “Desanka Maksimovic” che a Lugano mantiene vivo il patrimonio folklorico della Serbia con due gruppi, uno di adulti e uno di bambini, che eseguono canti e balli tradizionali in costumi tipici.
«La comunità serba in Svizzera esiste da oltre trent'anni — spiega Marija Miladinovic, presidente dell'associazione — il nostro gruppo ha da poco festeggiato i 15 anni di attività ininterrotta. Penso che per ognuno di noi, vivendo in questo Paese che ospita tantissimi stranieri, sia importante mantenere queste tradizioni, sapere chi siamo e da dove veniamo, curare le nostre radici per poter capire meglio anche gli altri».
Un legame, quello con il Paese di origine, che per l'associazione Desanka Maksimovic si traduce anche nell'attenzione a mantenere la tradizione e il folklore autentici e incontaminati: «Per insegnare i balli ai bambini abbiamo un coreografo che ha iniziato da piccolo a ballare in Serbia ed è venuto poi qui in Svizzera, e una ragazza che è qui da dieci anni: ogni ballo deve poi essere riconosciuto, "firmato", da un gruppo in Serbia».
Un ruolo fondamentale, quello dei più piccoli, destinatari di un patrimonio culturale che, altrimenti, andrebbe perduto con il venir meno delle generazioni più antiche. «I bambini, circa una cinquantina nel nostro gruppo, hanno una grande passione, un'energia che riescono a trasmettere al pubblico che viene a vederci. Non tutti i bambini, chiaramente, sono attratti da queste attività, ma in genere quelli che sono venuti a provare poi sono rimasti, anche perché si creano delle belle amicizie, vanno d'accordo e si trovano bene. Quando poi vedi ballare alcuni ventenni percepisci chiaramente che ci mettono tanta passione in quello che fanno, perché hanno iniziato da piccoli: è qualcosa che ti entra nel sangue».
Facebook
Il gruppo Desanka Maksimovic
Oltre a portare le proprie tradizioni musicali sui palchi del Ticino, il gruppo partecipa spesso a festival del folklore all'estero: «Siamo stati, oltre che in Svizzera interna, anche in Spagna, in Austria, in Italia: per noi è molto importante viaggiare, fare delle esperienze insieme, perché stando insieme si rinforzano il gruppo e le amicizie».