I dati sulla mobilità mostrano un'importante crescita dell'uso del trasporto pubblico, ma anche un generale incremento del traffico sulle strade cantonali
Sempre più passeggeri sui bus e sui treni in Ticino, soprattutto in seguito all'apertura del tunnel del Ceneri, ma, parallelamente, anche più automobili sulle strade cantonali. È questa la fotografia fornita dai dati sulla mobilità 2023 pubblicati in data odierna dal Dipartimento del territorio.
Lo scorso anno i bus hanno visto salire a bordo il 12% di passeggeri in più rispetto al 2022, mentre sui treni l'aumento è stato del 15%. In confronto al 2019, anno preso come riferimento prima dell'apertura della galleria di base del Ceneri e della contemporanea introduzione della nuova offerta di trasporto pubblico, l'aumento è stato rispettivamente del 22% e del 39%.
L'incremento sui bus è sostanzialmente omogeneo fra le regioni del Cantone, con percentuali che vanno dall'11% del Locarnese al 14% del Mendrisiotto, che è allo stesso tempo la regione che ha visto il maggiore aumento di viaggiatori sui treni, con un +23% di passeggeri saliti nelle stazioni, seguito da Luganese (+17%), Locarnese (+12%) e Bellinzonese e Tre Valli (+11%).
Anche il traffico motorizzato sulle strade cantonali monitorate ha visto nel 2023 un incremento generalizzato rispetto al 2022, con due terzi dei punti di conteggio che hanno registrato significativi aumenti dei transiti. L'aumento più marcato è stato rilevato nel Mendrisiotto, con una crescita del traffico superiore all'8% su 9 delle 26 tratte monitorate: in particolare, i cantieri stradali sia sul territorio cantonale sia in Italia hanno dato luogo a importanti travasi di traffico nella regione, soprattutto da un valico di confine all'altro.
Più contenuti gli aumenti nelle altre regioni: nel Luganese il traffico è cresciuto di oltre il 2% su 6 delle 17 tratte monitorate, mentre Bellinzonese e Locarnese hanno visto incrementi entro o poco oltre il 5%. Diverse le tratte, in tutte le regioni, in cui si sono registrati cali dei volumi di traffico, in particolare nelle Tre Valli dove i transiti sono diminuiti leggermente in tutte le postazioni di conteggio sulle strade cantonali. Rispetto al 2019 il traffico è generalmente diminuito su circa due terzi delle postazioni, con variazioni più o meno significative.
C'è però da considerare, come osserva il Dt, che nei primi mesi del 2022 la mobilità delle regioni di confine con flussi transfrontalieri era ancora influenzata dalle restrizioni legate alla pandemia. Moderati gli aumenti sulle autostrade, che si collocano entro il 4% circa su 6 delle 7 tratte monitorate. In leggero calo solo la postazione del Tunnel del San Gottardo (-0,4%).
In un contesto di sostanziale stabilità fra il 2022 e il 2023, in alcune zone del cantone i picchi di traffico ciclabile eccezionalmente alti registrati durante la pandemia, tra il 2020 e il 2021, "si stanno gradualmente riassorbendo", scrive il Dt. Se le tratte più trafficate restano quelle del Locarnese, in particolare a Locarno lungo il ponte sulla Maggia e a Minusio in zona Verbanella, con rispettivamente 1’798 e 1’398 bici che transitano in media giornalmente, il numero di passaggi è leggermente sceso segnando un -4% in entrambe le postazioni.
In generale, però, il trend degli ultimi 10 anni è "positivo e incoraggiante" sulla maggior parte delle tratte monitorate, "un effetto amplificato anche dalle importanti opere di mobilità concluse dal Dipartimento del territorio", conclude il comunicato.