Ticino

‘Controlli velocità: più della repressione, misure preventive’

Interpellanza al governo dei deputati del Centro Passalia e Caroni: condanniamo l'atto vandalico, ma occorre anche riflettere

The flash
(Ti-Press)
29 aprile 2024
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"Tutti condanniamo i pirati della strada, e ogni morto a causa della velocità eccessiva è un morto di troppo. Ma allora perché non introdurre sistematicamente misure preventive sulle strade?". A sollevare l'interrogativo sono i deputati del Centro Marco Passalia e Paolo Caroni: lo fanno con un'interpellanza al Consiglio di Stato prendendo spunto dal recente atto vandalico commesso sull’A2 all’altezza di Airolo, dove ignoti hanno incendiato un radar per il controllo della velocità. "Si tratta di un gesto – sottolineano Passalia e Caroni – che va certamente condannato, ma che – aggiungono – non deve essere né ignorato né sottovalutato perché è evidente a tutti che nasce in un contesto di esasperante aumento dei controlli radar". Il che non giustifica ovviamente il grave gesto. Non solo, "l'urgenza" dell'interpellanza, scrivono i due parlamentari, "è da collegare al rischio di emulazione per altri radar situati sul territorio cantonale".

Incasso raddoppiato in sette anni

Un gesto "estremo" quello avvenuto sull'A2 che, a detta di Caroni e Passalia, dovrebbe suscitare "delle riflessioni su quale ruolo debba avere la polizia e su cosa la politica chieda alla polizia in merito ai controlli di velocità". Gli interpellanti non hanno dubbi: "È importante che la polizia abbia un atteggiamento preventivo e non repressivo". Detta altrimenti: "Vogliamo una polizia vicina al cittadino o vogliamo una polizia che spaventi il cittadino?". I dati consuntivi ufficiali degli ultimi anni "ci mostrano una chiara fotografia degli incassi per multe da radar e in particolare si osserva che questi incassi nel 2022 si attestavano a 13,3 milioni di franchi contro i 6,6 nel 2015". Osservano: "In pratica, l’incasso per il Cantone è raddoppiato in sette anni. Altri dati ufficiali disponibili mostrano che gli appostamenti per il controllo della velocità dal 2019 al 2022 sono più che raddoppiati, sebbene il numero di veicoli e la crescita della popolazione siano stabili".

Diversi i quesiti posti dai firmatari della mozione al governo. Oltre a sollecitare i dati 2023 su incassi per multe da radar e sul numero di appostamenti per il controllo della velocità, Passalia e Caroni chiedono al Consiglio di Stato se abbia mai preso in considerazione "modalità innovative e alternative di dissuasione della velocità che siano in linea con il principio della prevenzione e non della repressione", se sia intenzionato "a svolgere una verifica sistematica e completa – anche in collaborazione con i Comuni – sulle strade/zone pericolose allo scopo di introdurre misure preventive (addobbi urbani, radar amici ecc.)". E se sia "disposto a pubblicare una tabella dei luoghi in cui sono stati posizionati l'anno precedente i radar con anche i luoghi in cui si verificano i maggiori incidenti stradali, affinché si possa dimostrare con i fatti che i radar vengono posizionati soprattutto in luoghi pericolosi".