Il costo complessivo è di 68 milioni, inferiore di quasi 7 milioni rispetto a quanto inizialmente stimato. ‘Entro il 2027 digitalizzate l’89% delle sedi’
Un secondo credito d’investimento di 21 milioni e 122mila franchi per completare l’informatizzazione delle scuole cantonali e per l’adeguamento dei crediti a gestione corrente dei diversi sistemi implementati a partire dal 2024. È quanto chiede il governo in un recente messaggio indirizzato al Gran Consiglio, specificando che si tratta di un credito inferiore di quasi 7 milioni di franchi rispetto al costo complessivo massimo di 75,1 milioni stimato nel primo messaggio e che permetterà di coprire i costi per il personale, l’infrastruttura – come il cablaggio, le opere edili, le connessioni Wi-Fi e Internet –, l’equipaggiamento – vale a dire i Pc, le stampanti, i server e i sussidi didattici digitali – e per il controllo degli accessi, compresi i dispositivi e le tessere.
La prima tranche per la concretizzazione della strategia informatica del Consiglio di Stato relativa alle scuole cantonali e il proseguimento dell’adeguamento della tecnologia e dei sistemi informatici, lo ricordiamo, ammontava a 47 milioni e 100mila franchi ed era stata richiesta dal governo in un messaggio del giugno 2018, evaso l’11 marzo 2019 con l’approvazione del Gran Consiglio. “Durante il 2018 – si legge nel messaggio dello scorso 17 aprile – nel quadro della sua strategia a sostegno della digitalizzazione della scuola ticinese, il Consiglio di Stato ha espresso la volontà di rendere disponibili per docenti e studenti attrezzature digitali, nuovi servizi web/software e sistemi di connettività adatti alla tecnologia attuale e coerenti con quella futura”. Gli obiettivi posti dall’Esecutivo cantonale miravano ad “aumentare il livello tecnologico delle scuole ticinesi, implementare un’architettura tecnologica più performante e standardizzata, sviluppare soluzioni tecnico/logistiche per permettere una didattica più innovativa e aumentare le competenze digitali di allievi e docenti”. Sempre nel 2018, stando al Consiglio di Stato, gli obiettivi per realizzare gli interventi necessari all’attuazione della strategia di digitalizzazione andavano raggiunti “in un periodo di tempo di dieci anni a un costo d’investimento complessivo massimo a quel tempo stimato in 75’100’000 franchi”. Somma suddivisa nei 47 milioni e 100mila franchi per il periodo dal 2019 al 2023 e nei 28 milioni di franchi previsti per il periodo dal 2024 al 2029. Come detto, “l’importo complessivo stimato oggi è notevolmente inferiore, e si situa a 68 milioni e 222mila franchi complessivi”.
Con l’evasione del messaggio di giugno 2018 e lo stanziamento di un primo credito di oltre 47 milioni di franchi da parte del Gran Consiglio, “si è dato quindi avvio a partire da settembre 2019 al Masterplan per la digitalizzazione delle scuole ticinesi”, scrive il governo nel messaggio.
L’avvio del Masterplan, afferma il Consiglio di Stato, “ha finora consentito di colmare importanti lacune in trentanove sedi scolastiche e di mettere a disposizione infrastrutture di base adeguate e al passo con i tempi”. E specifica: “Accesso alla rete Internet ad alta velocità, aumento del numero e delle prestazioni dei Pc e supporti digitali interattivi costituiscono oggi strumenti indispensabili al mantenimento e all’evoluzione di un insegnamento di qualità in tutte le scuole del Cantone”.
Nei prossimi anni, nel quadriennio 2024-2027, illustra l’Esecutivo cantonale, “si prevede di arrivare all’89% delle sedi digitalizzate e interamente cablate, compresi gli interventi già pianificati dalla Sezione logistica”. Non solo. “Per valorizzare appieno gli investimenti previsti dal Masterplan, tenendo conto non solo degli aspetti puramente tecnologici – rileva il governo –, sarà importante in futuro investire anche in figure che si occupino della dimensione pedagogica e didattica inerente all’integrazione delle tecnologie nella formazione e nell’educazione, con lo scopo principale di elevare le competenze digitali di docenti, allieve e allievi”. Ciò permetterebbe, viene chiarito, “di dar seguito al progetto Bus M, concepito per fornire a tutti gli insegnanti delle scuole cantonali delle competenze di base sugli strumenti introdotti dal Masterplan, le cui risorse risultano attualmente insufficienti nell’ottica di una piena integrazione della tecnologia nell’ambito formativo-educativo”.
La volontà di informatizzare a livello cantonale non è nuova. La necessità di digitalizzare l’informazione era infatti già stata espressa nelle Linee direttive 2015-2019 del Cantone: nell’aggiornamento delle Linee del novembre 2017, “il Consiglio di Stato aveva esplicitato il bisogno di rincorrere le esigenze mutate della popolazione, dell’economia e di altri partner istituzionali, utilizzando le nuove soluzioni tecnologiche per comunicare ma anche per adattare l’Amministrazione”. Tra gli obiettivi del Programma di legislatura 2019-2023, anche quelli di “migliorare i servizi e le prestazioni dell’Amministrazione cantonale attraverso gli strumenti digitali di e-government” e di “aumentare le competenze digitali dei futuri cittadini mediante lo sviluppo dell’integrazione del mondo digitale nelle attività di insegnamento e apprendimento nelle scuole cantonali obbligatorie e post-obbligatorie”.
Questi principi sono stati ribaditi anche nel Programma di legislatura 2024-27, di cui l’obiettivo 4 “preconizza la valorizzazione e la promozione della digitalizzazione e delle nuove tecnologie in ambito scolastico tramite la diffusione in tutti i settori scolastici di attività e innovazioni didattiche che integrano tecnologie e media nell’insegnamento delle singole discipline, come pure attraverso il completamento delle azioni volte a digitalizzare l’insieme degli istituti scolastici cantonali”.