È stato presentato venerdì il Rapporto finale del gruppo di lavoro ‘Polizia ticinese’, un documento che sarà illustrato a tutti i Comuni e che, nella sua versione consolidata, verrà sottoposto al governo. Lo comunica il Dipartimento delle istituzioni (Di), evidenziando che “gli obiettivi generali del progetto sono quelli di migliorare l’assetto della sicurezza interna nel cantone, rendendolo più efficiente ed efficace, nonché di armonizzare i costi e aumentare la professionalità nella gestione dei Corpi di polizia”.
Il Rapporto è stato presentato a Bellinzona dal direttore del Di Norman Gobbi e da Marzio Della Santa, alla testa della Sezione enti locali, durante la 26esima Conferenza cantonale consultiva sulla sicurezza. “Il gruppo di lavoro – si legge nella nota – ha compiuto un’analisi di dettaglio delle collaborazioni tra la Polizia cantonale e le Polizie comunali e ha considerato i principi della Riforma Ticino 2020, che nelle intenzioni vuole perfezionare un sistema istituzionale performante, che rafforzi la capacità di azione soprattutto a livello locale”. In tal senso, il gruppo di lavoro “propone una nuova ripartizione dei compiti tra i livelli istituzionali cantonale e comunale, per massimizzare l’efficienza, riducendo potenziali sovrapposizioni e una nuova organizzazione tra i vari livelli, per assicurare una governance più efficace”. Per Gobbi, i punti forti della riforma sono “la conferma e la rivalutazione del ruolo delle Polizie comunali e il chiaro focus sulla strategia della prossimità, da ricoprire in primo piano dalle Polizie comunali”.
Il documento sarà presentato prossimamente a tutti i Comuni attraverso due ‘sessioni’: una destinata ai Comuni con Corpi di polizia, l’altra a quelli senza. Il rapporto, nella sua versione consolidata dopo questi incontri, verrà consegnato al Consiglio di Stato. “Il lavoro effettuato in stretta collaborazione con i rappresentanti dell’Associazione dei Comuni ticinesi – spiega il comunicato – ha il merito di rappresentare una valida soluzione che valorizza sia i compiti delle Polizie comunali, sia quelli della Polizia cantonale, e rappresenta una solida base per affrontare anche la discussione parlamentare sull’eventuale costituzione di una polizia unica in Ticino”.