Al via nel Regno Unito i festeggiamenti per il giubileo dell'Unione Ticinese. Il quadro, a margine della polemichetta per la trasferta dei politici
«Una presenza istituzionale ticinese a Londra dà un segnale forte in un momento chiave per le relazioni economiche fra Svizzera e Regno Unito, vista la recente sigla degli accordi di libero scambio. Avere interlocutori diretti sul posto rappresenta sempre e indubbiamente un grosso vantaggio». È la reazione della presidente dell’Unione Ticinese (Ut) a Londra, Emilie Martinoni Hoogenboom, alla polemica emersa in Ticino riguardo alla scelta della “politica” di recarsi nella capitale inglese in occasione dei festeggiamenti per il 150° dell’Ut, sezione autonoma della Pro Ticino in Gran Bretagna.
C’è chi ha eccepito sull’opportunità di far ricadere sui contribuenti le spese della trasferta istituzionale, che porterà nel Regno Unito l’Ufficio presidenziale (Up) nelle persone della presidente Nadia Ghisolfi (Centro) e dei vicepresidenti Michele Guerra (Lega) e Fabio Schnellmann (Plr), più una delegazione del governo con il cancelliere. Riunitosi lunedì, l’Up non ne ha discusso in maniera approfondita. Resta quindi la posizione decisa in precedenza: la Cancelleria rimborserà parte della trasferta ai deputati. A meno che i delegati non decidano di farsi carico dell’intera spesa della trasferta.
Ben al di là delle questioni economiche, Martinoni Hoogenboom aggiunge che «i rappresentanti istituzionali avranno modo, nei giorni londinesi, di incontrare rappresentanti delle autorità politiche nell’ambito di un programma organizzato dall’Ambasciata svizzera in parallelo rispetto a quello ufficiale proposto da noi dell’Unione Ticinese, a eccezione di una visita all’University College London Hospitals per incontrare luminari nel campo del depistaggio del tumore al polmone, e non solo. In tutti i casi è importante che il mondo politico abbia uno scambio con i ticinesi fuori cantone, per capire cosa li abbia spinti a lasciare il Ticino e di quali esperienze maturate altrove potrebbe beneficiare il cantone».
Gli eventi organizzati dall’Ut «apriranno una finestra sul mondo dei ticinesi che a Londra hanno avuto successo – spiega la presidente –: non solo quelli del passato, tra i quali figura il famoso imprenditore Carlo Gatti, ma anche quelli che in questo momento stanno facendo carriera in vari ambiti (artistico, sanitario, scientifico, eccetera). Parliamo di ticinesi che portano un contributo importante alla società londinese e le cui azioni hanno significativi riflessi anche in Ticino, tramite legami e contatti, spesso ancora molto forti, con la realtà cantonale. Per l’Ut essere parte di questo scambio, fungere da piattaforma e contribuire a dare ispirazione è fonte di grande orgoglio. Siamo anche grati del grande sostegno giunto da più parti del Ticino alle nostre iniziative: ciò dimostra che la storia dell’emigrazione tocca tante famiglie ticinesi, ed è anche un riconoscimento dell’importanza storica del 150°».
Centocinquantesimo che segnerà un’intera annata di eventi in un connubio fra storia, arte, cultura e innovazione. A partire, giovedì 8 febbraio, da una singolare visita alle tombe curate dall’Unione Ticinese nel cimitero di St. Mary’s Kensal Green a Londra. «Si tratta di un momento di riflessione che sarà sottolineato dalla deposizione di una corona sulla lapide di Stefano Gatti, fondatore dell’Ut – commenta Martinoni Hoogenboom –: un tributo commovente all’uomo la cui visione ha gettato le basi per una comunità che prospera da 150 anni».
Le celebrazioni continueranno con una speciale collaborazione tra l’Archivio Metropolitano di Londra (Lma) e l’Ut, fissata venerdì 9 febbraio. «Questa collaborazione è stata progettata per celebrare sia storia e patrimonio dell’Ut, sia il talento innovativo emergente dei ticinesi nel Regno Unito – considera la presidente dell’Ut –. L’evento, dal titolo “Tracciare l’emigrazione dal Ticino a Londra: storia, patrimonio e orizzonti”, testimonia il legame duraturo tra la comunità svizzero italiana e Londra. Vogliamo aprire un ponte tra passato e futuro, tra la tradizione e l’innovazione». La serata si aprirà con l’introduzione sul materiale storico presso gli archivi dell’Ut da parte dello studioso d’eccellenza Peter Barber, per il suo eccezionale contributo, in particolare nel campo storico e archivistico. A lui l’Ut deve la conservazione, lo studio e la valorizzazione di tutto il suo patrimonio storico.
Nella seconda parte dell’incontro verrà invece gettato uno sguardo sul presente e sul futuro dell’associazione, con la presentazione delle opere di 4 artisti ticinesi di casa a Londra: dai lavori animati di Simone Giampaolo – regista di film d’animazione candidato ai premi Oscar e Bafta, che presenterà una raccolta delle sue opere più coinvolgenti – alla lettura scenica sul tema dell’emigrazione, con l’anteprima di estratti di un pezzo appositamente commissionato per l’Ut150 – grazie alla presenza delle attrici professioniste Martina Greenwood e Nabila Dolfini. Il tutto sarà accompagnato dagli intermezzi musicali della cantautrice Leti.
Le celebrazioni di febbraio – mese della fondazione dell’Ut – si concluderanno sabato 10 con una serata di gala all’Ambasciata svizzera. Insieme all’Ambasciatore Leitner e alla consorte, l’Ut accoglierà appunto la delegazione ufficiale istituzionale giunta dal Ticino, Swisscommunity, nonché una rappresentanza di Pro Ticino centrale. Vi saranno anche dei discendenti della famiglia Gatti e rappresentanti della City di Londra. Ai fornelli, per una degustazione di piatti tipici ticinesi, lo chef Athos Luzzi dell’Osteria Sasso Corbaro di Bellinzona.
«L’Ut è un’associazione che lavora su diversi fronti – puntualizza Martinoni Hoogenboom –: comunitario, culturale, storico e artistico, per la promozione e la tutela del patrimonio ticinese a Londra. È altresì un’associazione storica nel Regno Unito, con solide affiliazioni con altre organizzazioni svizzere, operando sotto l’egida dell’Ambasciata svizzera a Londra e la Federazione delle società svizzere nel Regno Unito. A livello internazionale, l’Ut è legata all’Organizzazione degli svizzeri all’estero e a Pro Ticino. Le celebrazioni Ut150 hanno tutte ricevuto il patrocinio sia dell’Ambasciata svizzera nel Regno Unito, sia del Cantone Ticino. Segnalo e ringrazio anche i tantissimi sponsor il cui sostegno incrollabile ha reso possibili queste celebrazioni».
Non è finita qui, perché a maggio, dal 10 al 12, l’Ut accoglierà a Londra il comitato centrale, i membri onorari e i delegati di Pro Ticino. In programma un concerto della “Voce del Brenno” di Blenio, le sessioni ufficiali dell’Assemblea dei delegati di Pro Ticino, eventi conviviali e culturali. Infine, in autunno verrà presentato uno spettacolo teatrale messo a concorso appositamente per l’Ut150, a cui hanno risposto 11 autori di pièce teatrali. Queste sono state valutate da esperti nel campo del teatro, della letteratura e dell’emigrazione, tra cui Santuzza Oberholzer (direttrice artistica del Teatro dei Fauni), Bindu De Stoppani (attrice e regista cinematografica), Alan Alpenfelt (coordinatore della piattaforma contemporanea di drammaturgia Luminanza), Vanni Bianconi (capo della Cultura alla Rsi), il professore emerito di Letteratura italiana Renato Martinoni e Mattia Bertoldi (presidente dell’Associazione scrittori di lingua italiana in Svizzera). Il vincitore sarà ufficialmente annunciato nei prossimi giorni.
«Queste celebrazioni del 150° sono un viaggio nel tempo – prosegue la presidente dell’Unione Ticinese –. La storia dell’Ut riflette le imprese collettive, sottolineate dal contributo instancabile dei suoi membri, che è strettamente legato ai fili della storia del Canton Ticino. Da un secolo e mezzo, nel cuore di Londra, l’Ut è un punto di riferimento per gli emigranti ticinesi e i loro discendenti. Fondata come società di mutuo soccorso, ha favorito la conservazione della lingua, della cultura e delle tradizioni e ha fornito un rifugio a coloro che avevano bisogno di sostegno, ma anche a chi desiderava mantenere le proprie radici nella vivace città di Londra. Spinti dall’ambizione, e non di rado dalla povertà, quegli emigranti che si sono trovati in questo crocevia di culture hanno contribuito alla crescita sociale nella loro nuova terra e anche in quella che si erano lasciati alle spalle».
L’Ut «ha dovuto superare momenti di crisi e naturalmente rinnovarsi a intervalli regolari, e lo ha sempre fatto basandosi sui valori fondamentali dell’amicizia e della comunità, del patrimonio e dell’innovazione. In questo modo si è evoluta in una società dinamica che abbraccia l’inclusività, accogliendo chiunque abbia affetto e apprezzamento per la Svizzera italiana e svolgendo un ruolo nel favorire le relazioni tra Londra e il Ticino, catalizzate in questo periodo dall’organizzazione delle attività giubilari. Abbiamo un debito di gratitudine nei confronti dei nostri affiliati, il cui sostegno ha alimentato il viaggio dell’Ut, e verso i membri di comitato per il loro instancabile lavoro». Comitato che, sotto la presidenza di Martinoni Hoogenboom, si completa con Joe Broggini (vicepresidente onorario), Peter Barber (segretario e archivista), Karin Lanini Arthofer (segretaria dei membri), Nerina Preston Abate (cassiera), Andreas Arthofer (It manager), Christiane Barber (“trustee” fondo Vittorio Abate), Rita Day-Giollo (membro), Rosalina Rigamonti (membro), Alexis Bernini (membro e rappresentante degli studenti) e Loredana Guettg-Wyatt (delegata all’Organizzazione degli svizzeri all’estero/Swisscommunity).