Pubblicato il bando di concorso. Candidature entro l’11 marzo. Il direttore Laffranchini: l’obiettivo è reclutarne almeno una quindicina
C’è la prevista (ri)apertura al Penitenziario cantonale della Sezione riservata alle donne condannate a una pena detentiva e ci sono le partenze naturali in seno al personale di custodia. Per questi motivi le Strutture carcerarie cantonali sono alla ricerca di agenti, di entrambi i sessi, da formare. Sul ‘Foglio ufficiale’ di oggi è stato quindi pubblicato – con scadenza l’11 marzo – il bando di concorso per l’assunzione di agenti di custodia femminili e maschili. Lo rende noto il Dipartimento istituzioni.
“La professione di agente di custodia, oltre a non essere più una professione prettamente maschile, è cambiata profondamente rispetto al passato, evolvendo da una funzione di controllo a una funzione più complessa e variata – osserva in una nota il Dipartimento istituzioni –. Oggi infatti le agenti e gli agenti di custodia, oltre a occuparsi della sicurezza in senso stretto, stabiliscono con le persone detenute una relazione professionale e le sostengono nel gestire la quotidianità, facendosi promotrici e promotori di un comportamento sociale e grazie all’elevato grado di maturità sono capaci di valutare correttamente situazioni complesse”. Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni ha poi introdotto nelle strutture carcerarie “sofisticati meccanismi e procedure, per la cui gestione le agenti e gli agenti di custodia necessitano di essere sempre aggiornati”. Grazie alla formazione di base e a quella continua previste a livello sia cantonale che federale, le agenti e gli agenti “acquisiscono le necessarie competenze e l’aggiornamento per svolgere al meglio la loro professione”. «Considerando l’apertura della sezione femminile e le partenze naturali, il nostro obiettivo è di reclutare almeno quindici agenti di custodia», spiega, interpellato dalla ‘Regione’, il direttore delle Strutture carcerarie Stefano Laffranchini.
Per far conoscere meglio la professione sono organizzate, in collaborazione con la Città dei Mestieri, due serate informative. La prima si terrà il 30 gennaio alle 20 ed è aperta a tutti. La seconda il 31 gennaio, sempre con inizio alle 20, ed è specificatamente rivolta ad aspiranti agenti donne: durante la serata, spiega il Dipartimento, “si farà conoscere l’importante ruolo che, anche nel contesto penitenziario, può essere assunto da personale femminile”. Le due serate si terranno al Centro di istruzione della Protezione civile a Rivera. Potranno essere seguite anche in streaming all’indirizzo www.ti.ch/multimedia o successivamente sul canale YouTube Repubblica e Cantone Ticino (www.youtube.com/cantoneTI). Ulteriori informazioni e iscrizioni all’indirizzo www.cittadeimestieri.ch.
Si cercano nuove agenti e nuovi agenti anche in vista, come detto, dell’apertura della Sezione femminile, cosa che dovrebbe avvenire “nel corso del 2025”, indica ancora il Dipartimento istituzioni. Chiusa anni fa in pratica per inutilizzo, la sezione verrà riattivata nel carcere penale della Stampa, destinato alle persone in esecuzione di pena. E questo dopo il via libera del Gran Consiglio, lo scorso giugno, al progetto e alle relative richieste di credito formulati dal governo. Si parla di undici posti cella, con una cella per detenute con figli (età massima 3 anni), un passeggio e un laboratorio. Il ripristino della Sezione femminile si rende necessario alla luce dell’aumento in Svizzera delle donne condannate a una pena detentiva. Donne che oggi in Ticino vengono rinchiuse, per pene privative della libertà di breve durata, nel carcere giudiziario della Farera. Dove sono però sottoposte allo stesso regime, e quindi alle stesse restrizioni, contemplato per chi è in detenzione preventiva. Se condannate invece a lunghe pene, vengono trasferite in carceri femminili d’Oltre Gottardo con conseguente distacco dal territorio in cui vivono e dagli affetti familiari. In giugno il parlamento cantonale ha stanziato 1,2 milioni di franchi per la realizzazione del comparto femminile e per l’adattamento di spazi al Penitenziario cantonale per i detenuti anziani e per quelli con disabilità fisica. E 1,8 milioni annui per il personale aggiuntivo per il citato comparto: personale di sorveglianza (una decina di agenti di custodia, capi compresi), amministrativo e medico.