L’ex consigliere nazionale Plr entrerà in carica il 1° gennaio 2024. Succede ad Alberto Petruzzella che termina il suo mandato dopo dodici anni
L’avvocato, nonché ex consigliere nazionale e già presidente del Plrt, Giovanni Merlini sarà il presidente del Consiglio della Supsi per il prossimo quadriennio. La nomina è arrivata oggi, 14 dicembre, nell’ultima seduta svoltasi al Campus di Mendrisio. Merlini subentrerà dal 1° gennaio 2024 ad Alberto Petruzzella che termina il suo mandato dopo quasi dodici anni all’interno del Consiglio, dieci dei quali in veste di presidente.
“Giovanni Merlini porta alla Supsi autorevolezza ed esperienza acquisite in tanti anni di militanza politica a livello cantonale e federale, che saranno molto preziose per la nostra università professionale, molto legata al territorio cantonale ma con collaborazioni importanti e prestigiose a livello nazionale e internazionale” è il commento di Alberto Petruzzella sulla scelta da parte del Consiglio.
Classe 1962, Giovanni Merlini ha conseguito una licenza in diritto all’Università di Berna nel 1988, a cui è seguito l’ottenimento della patente cantonale di avvocato nel 1991 e del brevetto cantonale di notaio nel 1993. Lo stesso anno ha ottenuto un dottorato in diritto all’Università di Berna. Oggi esercita la professione di avvocato e notaio ed è titolare di uno studio legale e notarile con sedi a Locarno e Lugano. Lunga la sua carriera politica, a tutti i livelli istituzionali: consigliere comunale e poi municipale di Minusio negli anni ‘90, deputato in Gran Consiglio dal 1995 al 2011, poi l’esperienza come consigliere nazionale dal 2014 al 2019 a Berna dove è stato membro della commissione degli affari giuridici e della delegazione per le relazioni con il parlamento italiano del Consiglio nazionale.
Giovanni Merlini ha commentato così la nomina a presidente del Consiglio della Supsi: “Ho sempre ammirato la preziosa realtà della Supsi, che considero un fiore all’occhiello del nostro cantone e della sua offerta formativa. Sono quindi particolarmente onorato della fiducia che il Consiglio della Scuola universitaria professionale ha voluto riporre nella mia persona affidandomi il compito, impegnativo e al tempo stesso stimolante, di rilevare la presidenza dall’uscente Alberto Petruzzella. Ringrazio pertanto di cuore i membri del Consiglio e lo stesso presidente per questa dimostrazione di stima e fiducia nei miei confronti. Mi riconosco nelle linee progettuali e nei piani d’azione della strategia Supsi e mi adopererò affinché la Supsi si consolidi ulteriormente quale punto di riferimento affidabile in un periodo di grandi incertezze, promuovendo sempre più proficue collaborazioni tra il mondo accademico e il territorio, e intercettando le nuove tendenze in atto con proposte anticipatorie, lungimiranti e sempre attente alla sostenibilità nelle sue varie declinazioni”.
Così, invece, il presidente uscente Alberto Petruzzella riassume il suo impegno nei suoi dodici anni in Consiglio: “Quando nel 2012 accettai di entrare in Consiglio, si trattava di dedicare quattro giorni all’anno alla scuola e fui motivato soprattutto dalla curiosità per un’istituzione di cui tutti dicevano un gran bene ma che conoscevo pochissimo. Quando nel 2014 accettai di diventarne il presidente e parallelamente di entrare anche nel Consiglio Usi, l’impegno prendeva tutta un’altra dimensione: sia a livello di tempo da dedicare che di responsabilità. Il mio Paese mi ha dato tante opportunità nella vita, mi sembrava giusto poter restituire qualcosa alla comunità e sono felice di aver fatto quella scelta, perché ho dato tanto ma le soddisfazioni che ci siamo tolti in questi anni sono state innumerevoli”.
La presidenza di Petruzzella è stata dall’inaugurazione nel 2021 dei Campus di Mendrisio e di Lugano-Viganello, strutture che, concretizzando parte della strategia logistica della Supsi, hanno permesso di fare un salto di qualità in termini di attrattiva come luogo di studio e lavoro. A livello di numeri, nel suddetto periodo i corsi di laurea Bachelor e Master sono passati da ventinove nel 2013 a quaranta nel 2023 solo in Ticino, con un numero di studenti che ha superato le 6mila unità.
“Da protagonista attivo dello sviluppo della Supsi, Alberto Petruzzella lascia nelle mani del suo successore un’Università professionale che ha saputo rafforzare il suo ruolo di punto di riferimento nel territorio, capace di supportare il tessuto socio-economico nell’affrontare le complesse sfide con cui ci troviamo confrontati e che si è saputa ritagliare in molti ambiti un importante ruolo nella comunità accademica nazionale e internazionale” conclude la nota stampa del Consiglio della Supsi.