Le operazioni, scattate a seguito di distinte segnalazioni della fedpol, hanno interessato Luganese, Mendrisiotto, Bellinzonese e Locarnese
È di dodici persone fermate, interrogate e denunciate in tutto il Ticino il bilancio dell'inchiesta condotta dalla Polizia cantonale nata da distinte segnalazioni da parte dell'Ufficio federale di Polizia (fedpol). I controlli si sono svolti martedì 21 novembre, in contemporanea, in diverse località nel Luganese, Mendrisiotto, Bellinzonese e Locarnese. Le persone fermate, interrogate e denunciate – cinque adulti e sette minorenni – sono sospettate di aver condiviso con terzi, attraverso reti sociali, chat o sistemi di messaggistica istantanea, materiale pornografico raffigurante atti sessuali con minorenni.
Gli accertamenti sono anche stati scanditi da delle perquisizioni che hanno portato al sequestro di dispositivi elettronici (computer, tablet e smartphone) ora al vaglio degli inquirenti. L'ipotesi di reato è di pornografia. Le inchieste sono coordinate dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni e dalla Magistratura dei minorenni.
Nel darne notizia, la Polizia cantonale ricorda che negli ultimi anni il numero di inchieste per pornografia ha registrato un incremento. I motivi sono riconducibili da una parte alla facilità degli autori di fruire di materiale illegale, dall'altra alla maggiore attenzione delle autorità al tema, che si traduce in un monitoraggio sempre più tecnico degli scambi di file dal contenuto illegale tramite internet.