Ticino

Aumento infermieri privati, ‘si affrontino le sfide normative’

La sezione ticinese dell’Associazione svizzera infermieri risponde ai Servizi di assistenza e cura a domicilio di interesse pubblico

Negli ultimi anni il settore degli infermieri indipendenti è cresciuto oltre ogni aspettativa
(Ti-Press)
10 novembre 2023
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“È importante affrontare le sfide normative, legali e di sicurezza che questa transizione comporta per garantire la fornitura di cure di alta qualità e sicure per i pazienti”. Risponde così il comitato della sezione ticinese dell’Associazione svizzera infermieri (Asi) alla Conferenza dei presidenti dei Servizi di assistenza e cura a domicilio di interesse pubblico (Sacd) che ha chiesto mercoledì “un immediato intervento di regolamentazione sul settore, introducendo una moratoria su enti e persone autorizzate a esercitare nell’ambito delle cure a domicilio”.

Conseguenze sia positive che negative sulle cure

Negli ultimi anni infatti il settore degli infermieri indipendenti è cresciuto oltre ogni aspettativa, scrive la sezione ticinese dell’Asi, “molto più velocemente di quanto i vari organi di controllo potessero parimenti crescere. I numeri ci informano che da 201 infermieri indipendenti nel 2015 si è passati a 518 nel 2023 e da 24 a 60 Spitex privati nello stesso periodo. Mentre in tutto il territorio nazionale si attestano a circa 2’900”. E continua: “L’aumento degli infermieri indipendenti può avere un impatto sia positivo, ma anche negativo sulla qualità dell’assistenza sanitaria in Ticino”. I possibili effetti vanno da una maggiore accessibilità, a maggiori opzioni di scelta, passando da una mancanza di standardizzazione che potrebbe mettere a rischio la sicurezza e l’efficacia delle cure e da una maggiore comodità e indipendenza dei pazienti.

Alcune questioni di cui tenere conto

Sono numerose le ragioni che spingono un infermiere a diventare indipendente al domicilio, tra cui l’autonomia, la flessibilità e la possibilità di stabilire relazioni più profonde con i pazienti, ma vi sono anche alcune considerazioni di cui deve tenere conto. Gli infermieri indipendenti devono per esempio affrontare sfide normative e legali, compreso l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni e licenze. Inoltre, devono gestire aspetti, come la fatturazione e l’assicurazione responsabilità professionale, che devono essere precisi, chiari e rispondere alle cure effettivamente erogate. “Una particolare attenzione – sottolinea l’Asi – va posta quindi agli organi di controllo preposti alla verifica degli attuali requisiti per diventare infermieri indipendenti, e magari sarebbe opportuno introdurre requisiti più stringenti, proprio per evitare quegli abusi di cui peraltro la cronaca di questi giorni ha evidenziato con vigore”. Lavorare presso il domicilio dei pazienti può poi comportare dei rischi per la sicurezza degli infermieri, in particolare quando si tratta di situazioni potenzialmente pericolose o di pazienti instabili. “Questo cambiamento – conclude la nota dell’Asi – ha il potenziale per alleviare la pressione sugli ospedali, migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari e promuovere la continuità delle cure”.

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