Ticino

Lega, Michele Foletti: ‘Il Consiglio esecutivo si dimetta’

Dopo la batosta alle Federali e il travaso di voti verso l'Udc, che ha fatto il secondo seggio al Nazionale, il sindaco di Lugano: ‘Trarre le conclusioni’

Fine di un’epoca?
(Ti-Press)
25 ottobre 2023
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“Oggi non so dire cosa sia la Lega dei ticinesi”. E ancora più diretto: “Il Consiglio esecutivo dovrebbe almeno ammettere di aver commesso qualche errore, se non dimissionare”. Il sindaco leghista di Lugano, Michele Foletti, ospite della trasmissione ‘Detto tra noi’ su Teleticino, va all’attacco e fa scattare la resa dei conti all’interno della Lega dopo il crollo alle Elezioni federali di domenica che hanno visto un nettissimo travaso di voti verso l’Udc, ormai socia di maggioranza dell’intesa a destra.

Intervistato dal giornalista Andrea Leoni, Foletti non usa mezzi termini: il risultato emerso è stato “inevitabile”. In passato, ha detto il sindaco di Lugano, “la Lega era un movimento di rottura verso il sistema. Con il tempo siamo entrati nel sistema, avendo però un occhio sempre critico”. Oggi, invece, “non so dire cosa sia la Lega, non lo so più. È un movimento diviso in diverse fazioni, anche a livello di Gran Consiglio”.

E davanti a tutto ciò, il Consiglio esecutivo dovrebbe per il sindaco di Lugano addirittura dimissionare. L’organo, ricordiamo, è composto da Norman Gobbi, Claudio Zali, Lorenzo Quadri, Boris Bignasca, Sabrina Aldi, Daniele Caverzasio, Patrizio Farei, Alessandro Mazzoleni e Daniele Piccaluga. Un organo nel quale Foletti si era “messo a disposizione per entrare, ma non mi hanno voluto”. E ora spetta proprio a quel Consiglio esecutivo “trarre le conclusioni di queste due tornate elettorali che non sono state soddisfacenti per il partito”.

Se il presente lo sconforta, il futuro rende Folletti disincantato. Perché “serve una figura di riferimento nella quale i leghisti possano trovarsi”, dice scolpendo l’ovvio nella pietra. Una speranza che fa il paio con quella che “la Lega possa tornare a essere protagonista del mondo politico”. Ma… “non so se ci credo veramente – sentenzia il sindaco di Lugano e già granconsigliere di lunghissimo corso –. Non so dire se la Lega abbia fatto il suo tempo, non c’è più l’entusiasmo di una volta”.