Ticino

Cittadini invitati a un’Agorà per valutare progetti sostenibili

Sono quelli inseriti nel percorso di incubazione di Impact Club e che sabato verranno presentati durante un momento di scambio per ricevere suggerimenti

C’è anche RadioGwen
(Ti-Press)
19 ottobre 2023
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Nove progetti in fase di sviluppo accomunati dalla volontà di avere un impatto positivo a livello ambientale e/o sociale a partire dalla Svizzera italiana. Sono quelli che partecipano alla seconda edizione di Impact Club – il percorso di incubazione promosso dall'associazione non for profit Impact Hub Ticino – e che dopodomani, sabato 21, si presenteranno ai cittadini durante un evento denominato ‘Agorà’ che avrà luogo a Lugano (dalle 8.30 alle 13 in via Ciseri 3). «L'agorà nell'antica Grecia era la piazza, lo spazio per l'attiva partecipazione degli abitanti alla vita cittadina, ed è quello che ci proponiamo di fare con questo incontro – spiega Catie Burlando, che coordina l’accompagnamento e la logistica delle diverse fasi dell’incubatore –. È pensato come un momento aperto a chiunque sia interessato a dare un consiglio, fare una domanda, suggerire un contatto ai nove team».

I progetti si trovano a metà del percorso di incubazione della durata totale di otto mesi: «L’avvio è avvenuto a luglio in Engadina e a fine agosto sono iniziati i sei moduli che si tengono mensilmente nei fine settimana – illustra Burlando –. Il percorso si concluderà a febbraio con una serie di presentazioni formali al gruppo di investitori, investitrici e filantropi che fanno parte di Impact Club e in un secondo momento ad altri investitori del territorio e alla cittadinanza». La particolarità dell’evento di domani sta nel fatto che i nove progetti si trovano ancora in una fase di definizione, ideale per integrare suggerimenti utili. I team avranno a disposizione una stanza a testa dove accoglieranno, in sessioni di una decina di minuti, i visitatori a piccoli gruppi a cui presenteranno i loro progetti e con cui potranno interloquire.

Da vini a calzature, da musicoterapia a guide di montagna

«Sono tutti progetti che hanno alle spalle una storia, alcuni anche da diversi anni – evidenzia Burlando –. Da un lato sono accomunati dalla potenzialità di incidere nella società con trasformazioni sostenibili. Ma sono anche diversi tra loro in termini di mercato di riferimento, attività, stadio di sviluppo e struttura legale: abbiamo aziende private, una cooperativa e due associazioni». Si va dalla Bottega di Gandria, un punto di aggregazione sociale per promuovere i prodotti regionali, la qualità di vita e il patrimonio paesaggistico-culturale del villaggio; a Crimagno Earth, un marchio di calzature realizzate con materiali sostenibili e innovativi. Da Crion, che offre una piattaforma digitale per prenotare esperienze in montagna direttamente da guide locali; ad Ayu Tastemakers, che trasforma ingredienti locali in conserve piccanti etniche e vegane. Passando per Innerwalk, che organizza dal 2019 viaggi sonori in natura e sta creando percorsi di musicoterapia a impatto terapeutico e sociale; Manimatte, che produce vini naturali salvaguardando i tradizionali vigneti terrazzati e il patrimonio paesaggistico locale; NewAbility, che coinvolge persone con disabilità in attività che favoriscono l’autonomia, l’emancipazione e l’inclusione. Fino a RadioGwen, emittente indipendente con oltre 15 anni di storia che si rivolge in modo specifico ai giovani e alle minoranze; e unlockedu, piattaforma educativa che promuove la finanza personale tra i giovani tramite strumenti interattivi di autoformazione.

Ma che ne è dei progetti della prima edizione? «Anche se al momento non abbiamo finanziamenti per seguirli nel dettaglio, ogni tre o quattro mesi ci mettiamo in contatto per aggiornamenti e per sapere se li possiamo aiutare in qualche modo – rileva Burlando –. Quello che constatiamo è che tutti hanno fatto dei passi in avanti. Ad esempio l’Alberoteca ha ricevuto un prestito di tre anni che dovrà essere restituito in proporzione all’impatto che raggiungerà. Un altro progetto sta definendo un accordo per un investimento e si sta muovendo per creare una Sa, mentre un altro ancora è entrato nel primo stadio del supporto di Innosuisse – l'agenzia della Confederazione per la promozione dell'innovazione – e sta cercando di avviare un’attività di ricerca per poter testare il proprio prodotto». Il percorso di incubazione, mette inoltre in rilievo la coordinatrice, «non è concepito come una competizione in cui c’è un vincitore, ma in modo da incentivare la possibilità di tessere contatti, reti di qualità e future sinergie anche nell'ottica di contribuire a risolvere i problemi urgenti del nostro tempo». L’incubatore è reso possibile grazie a un finanziamento del Fondo pionieristico Migros, della Fondazione Mercator Svizzera, e del gruppo di investitori, investitrici e filantropi che fanno parte di Impact club.